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Cervinia, Trekking verso il Lago Goillet & Cime Bianche

Tutto è partito con una richiesta di suggerimenti ad un gruppo dedicato alla Valle d’Aosta che seguo su facebook.

L’idea iniziale era salire al Rifugio Teudolo da Plan Maison e proseguire poi verso Cime Bianche. Mi sono arrivati un sacco di suggerimenti, facendomi giustamente notare che la zona è fortemente antropizzata e per arrivare al Rifugio Teudolo sarei dovuta passare per le piste da sci, un sentiero lungo e circondato da un paesaggio molto brullo. In sintesi, mi hanno espressamente fatto notare che attorno a Cervinia ci sono decisamente zone più belle.

Ora posso dire che avevano ragione ma come spesso accade ho voluto testarlo di persona.

Ho tralasciato l’idea del raggiungere il Rifugio Teudolo (non me ne vogliano i gestori), ho preso tutti i consigli che mi sono stati forniti gentilmente, ho “shakerato” bene bene e pensavo di essermi servita l’itinerario vincente. Non è stato proprio cosi ma andiamo con ordine.

Sono arrivata a Brueil-Cervinia con l’idea di salire prima al Lago Goillet e poi proseguire verso Cime Bianche. Doveva essere un’escursione semplicissima, con un sentiero perfettamente tracciato e pieno di indicazioni, invece si è rivelata un mezzo delirio 😊

All’inizio della via pedonale di Brueil-Cervinia, si trova l’indicazione per Cime Bianche, sentiero n.16 che passa dagli impianti e sale verso Plan Maison.

In realtà leggendo un po’ in rete, sembrava che il sentiero più panoramico fosse quello che partiva da Cervinia Cielo Alto e sempre attenendomi a quanto letto sui diversi blog, questo sentiero, il numero 17, doveva essere visibilissimo dal parcheggio.

Non ero mai stata in questa zona di Cervinia e scopro, arrivando a Cielo Alto, che ci sono tanti parcheggi quanti sono i condominii. Ovvero tanti, anzi troppi!

Ho passeggiato per Cielo Alto avanti e indietro per più di mezz’ora, senza trovare nessuna indicazione utile. E diciamolo pure, mi stavo anche un po’ innervosendo.  Per fortuna proprio quando stavo per arrendermi ho avuto la giusta dritta. Un caffè è sempre una buona idea. Grazie al barista che mi ha istruito a dovere, disegnandomi anche una piccola mappa, mi sono districata.

In prossimità degli appartamenti Circus, un super condominio dalla forma semi circolare, esattamente dove parte la seggiovia (ora non in funzione), salgo per le piste da sci. Vado sù su, dritto fino raggiungere i binari della vecchia ferrovia che serviva a trasportare i materiali utilizzati per la Diga Goillet, costruita tra il 1939 e 1948 per la regolarizzazione dell’energia idraulica.

CerviniaCerviniaCerviniaCerviniaCerviniaCerviniaArrivata alla ferrovia ho girato a destra per raggiungere la piccola Cappella di Sant’Anna, questo ammetto che è uno dei famosi extra ma porta via solo una decina di minuti.

CerviniaQuella di Sant’Anna è una cappellina in cristallo e metallo, edificata nel 1994 dalla famiglia Bich al cospetto del Cervino e delle Grandes Murailles. Ogni anno il 26 luglio, una piccola moltitudine di fedeli si raccoglie nel prato antistante la cappella per celebrare la festa patronale. Durante il giubileo del 2000 il papa Giovanni Paolo II scelse questo luogo per un momento di contemplazione e riposo. Tutt’oggi una statua che lo ritrae è stata posta di fianco a quella della Vergine alla quale il pontefice aveva donato il suo rosario e la sua benedizione.

CerviniaPercorro a ritroso il sentiero lungo i binari, questa volta con il Cervino sullo sfondo, fino a raggiungere il bivio che ho lasciato in precedenza, questa volta procedo diritto imboccando il sentiero 65. Sempre seguendo i binari raggiungere nuovamente le piste da sci e più o meno all’altezza del Rifugio Igloo. Questa è stata senza ombra di dubbio la parte più emozionante, per un attimo mi sono sentita come i ragazzini del film Stand by me (per altro, un capolavoro). I binari, cosi come le ferrovie, hanno e avranno sempre un fascino tutto particolare; e se dismesse questa loro attrattiva raddoppia. Binari in lata montagna poi non mi era mai capitato di trovarli.

CerviniaCerviniaCerviniaAbbandono ora i binari e proseguo sulla poderale, che in una ventina di minuti mi porta al Lago Goillet.

CerviniaDa questo punto in poi in effetti è tutto ben indicato ma questa mattina è stata una mezza caccia al tesoro.

Si passa per l’alpeggio Goillet, dove placide mucche brucano noncuranti dei diversi escursionisti che transitano per questo sentiero.

CerviniaCerviniaCerviniaIl Lago Goillet si trova all’interno del comprensorio sciistico di Cervinia, in una conca di origini glaciali. L’acqua dell’invaso serve per la produzione di energia idroelettrica e per l’innevamento delle piste.

CerviniaCerviniaNelle giornate limpide, nelle sue acque si specchia con l’imponenza dei suoi 4.478 mt il Cervino e tutta la corona di montagne con i ghiacciai e i nevai perenni che delimitano la Valtournenche.

Purtroppo, il meteo è cambiato drasticamente da questa mattina e una volta raggiunto il Lago Goillet si alza un forte e gelido vento che mi invita a non sostare troppo a lungo per evitare di raffreddarmi oltre misura.

Mi accontento di qualche scatto veloce, dopo tutto le nuvole non mi permettono grande libertà creativa.

CerviniaPunto ora ai Laghi di Cime Bianche, specchi d’acqua situati a circa 2.804 mt e alimentati dallo scioglimento dei nevai. Qui anche nei mesi più caldi è possibile trovare zone innevate.

Riprendo a salire e proseguo sulle piste da sci che offrono fin da subito una bellissima visuale del Lago Goillet dall’alto.

CerviniaCerviniaIl sentiero fino a Cime Bianche è unico, non c’è possibilità di sbagliare anche se non troverete nessuna indicazione a rassicurarvi.

Raggiungo la stazione della cabinovia di Cime Bianche. Ammetto che avevo tanto sentito parlare dei Laghi di Cime Bianche che al primo impatto ne rimango un po’ delusa.  Come mi aveva giustamente fatto notare la zona è brulla e fortemente antropizzata.

CerviniaCerviniaCerviniaNon pienamente soddisfatta di questa ultima tappa decido di proseguire e raggiungere il Colle Superiore di Cime Bianche. Volevo affacciarmi sulla Val d’Ayas e attribuire maggior valore a questo giro.

Ancora una volta non ci sono indicazioni. È facile intuire che si prosegue sulle piste da sci ma in montagna meglio non dare mai nulla per scontato. Controllo sulla app dei sentieri e ne ho la conferma definitiva anche se poi mi trovo a compiere diversi traversi per tagliare le curve e ridurre la lunghezza del tracciato, seppur aumentandone la pendenza.

CerviniaRaggiungo il Colle Superiore delle Cime Bianche dall’alto toccando così quota 3.000 mt.

Supero il bacino artificiale in prossimità del valico, utilizzato per le piste da sci e proseguo verso il confine con Val d’Ayas.

CerviniaQuesto ultimo tratto è stato a dir poco anonimo e noioso ma una volta raggiunta la Val d’Ayas il panorama del Gran Lac e Lago della Punta ripaga di tutto. In questa zona è facile incontrare gruppi di camosci che si lasciano fotografare in tutta tranquillità ma oggi non ho il piacere di fare nessun incontro.

CerviniaCerviniaCerviniaAvevo già raggiunto questa sommità salendo dalla Val d’Ayas e dallo splendido vallone di Cime Bianche. Vi rimando al post, senza ombra di dubbio una delle escursioni più suggestive fatte in Valle.

Per il ritorno scendo a piedi fino alla cabinovia di Cime Bianche utilizzando lo stesso sentiero della salita e poi prendo gli impianti da Cime Bianche fino a Cervinia. Costo del biglietto €10 (non esattamente a buon mercato) Attenzione, la biglietteria spesso è chiusa, trovate i distributori automatici ma non accettano contanti, solo carte.

CerviniaCerviniaCerviniaCerviniaSono sincera questo giro che non mi ha entusiasmato. È impagabile la vista sul Cervino e il tratto che si sviluppa lungo tutto la ferrovia è estremamente panoramico ma camminare su queste piste da sci è stato parecchio noioso. È semplicemente il mio gusto personale.

Con il senno di poi consiglierei di salire a Plan Maison con gli impianti, scendere fino al Lago Goillet, proseguire lungo il sentiero 65 fino alla Cappella di Sant’Anna (giro contrario a come l’ho impostato io) e dalla Cappella, utilizzando il sentiero 18 che conduce Perreres, scendere fino al Lago Blu. Attenzione però, non dovete arrivare a Perreres; una volta intersecato il sentiero 107 dovete procedere in direzione di Breuil-Cervinia. Arriverete sulle sponde del bellissimo e fotografatissimo Lago Blu, poco distante dal centro di Breuil-Cervinia, sempre raggiungibile a piedi. In alternativa, dalla Cappella di Sant’Anna transita il famoso sentiero 17 che riporta a Cervinia Cielo Alto. Forse percorrendolo in discesa riuscirete a capire dov’è l’imbocco che avrei dovuto vedere questa mattina, perché salire dalle piste da sci sono convinta essere stato un giusto suggerimento del barista ma il sentiero inizia da molto più in basso. Dove non l’ho ancora capito. Avrei voluto fermare tutte le persone che ho incontrato nella prima parte di questa escursione e chiedere loro da dove fossero salite ma mi sembrava di risultare un tantino invadente.

Era da un pò che non vi dilettavo con i miei racconti semi seri e ogni tanto si presenta la giusta occasione per scriverne uno.

Se volete scoprire altre escursioni in Valle d’Aosta vi consiglio di dare un’occhiata al bellissimo sito di questo gruppo di amici che racconta di trekking, alpinismo, bici, scialpinismo… Per vederlo potete cliccare QUI.

2 Comments

  1. davide bigioggero

    16th Ott 2021 - 12:38

    Buongiorno Paola, per puro caso capito sul suo sito e da subito ho riconosciuto diversi luoghi a me cari : primo tra tutti la conca del Breuil Cervinia., ed altri amerni vald’ostani.
    Come giustamnente rimarcato, la bellissima conca in questione, al cospetto di Sua Maestà il Cervino, risulta assediata dagli impianti di risalita e relative vie di accesso e di servizio, perdendo parte del fascino che le zone adiacenti conservano. concordo anche sul fatto che ad oggi alcuni sentieri sono po confusionari, si mischiano, si perdono, ma fortuna vuole che la vastità degli spazi permette di orientarsi individualmente.
    Credo che ripercorrero’ alcuni itinerari suoi descritti nel sito, quelli a me sconosciuti perlomeno. Complimenti per le foto, la passione che traspare piacevolmente e che piacevolmente si trasmette senza forzature o estremismi. Io giro sempre solo, forse per scelta (mi dico io) o forse no, ma un compagno di escursione a me affine, per passione, amor del silenzio e dell’estasi delle cose belle in giro per la nostra stupenda Italia, mi piacerebbe incontrarlo. Abito vicino a Varese, chissa’ che prima o poi ci si incroci su un bivio tra le genziane e i mughi odorosi.
    Un caro saluto
    Davide B.

    • Maria Paola Salvanelli

      18th Ott 2021 - 10:47

      ciao Davide, sono felice tu sia passato per il mio blog e spero gli itinerari descritti possano darti nuovi spunti per piacevoli escursioni.
      La Valle d’Aosta offre innumerevoli scenari, per tutte le gambe ed esigenze. Anch’io prediligo i giri in solitaria, credo sia una caratteristica che accomuna la maggior parte dei camminatori più appassionati ( ed incalliti). Un abbraccio

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