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Valle d’Aosta: Foliage al Lago d’Arpy e Lago di Pietra Rossa

Domenica 22 Ottobre. È finalmente arrivato l’autunno. Quest’anno si è fatto attendere più del solito, tanti di voi si saranno ritrovati ancora ai primi di ottobre a fare escursioni in canottiera e sudare copiosamente anche ad altitudini elevate. Un caldo anomalo che, oltre ad essere preoccupante, ha ritardato non poco la famosa muta degli alberi; ogni anno attendo con grande trepidazione questo momento, l’autunno per me è in assoluto la stagione più suggestiva, soprattutto qui in montagna.

Dove andare quindi ad ammirare un foliage degno della tavolozza di un pittore? Ogni angolo della Valle d’Aosta offre panorami d’eccezione ma c’è un posto che più di altri mi piace visitare in questo periodo. Si tratta del Lago d’Arpy (2.068 m), un lago di origine glaciale.

Si tratta di un’escursione semplice, adatta a tutti. Con poca fatica permette di rilassarsi lungo le sue sponde e godere degli splendidi panorami d’alta quota, oppure si può proseguire verso mete più impegnative.

Meta finale di questa escursione sarà per me il Lago di Pietra Rossa (2.750 m), una piccola gemma incastonata tra le severe cime rocciose che dividono il vallone di Leseney dall’ampia conca di La Thuile. Il percorso non è dei più agevoli, soprattutto nel tratto finale ma nel complesso rimane un tracciato di tipo escursionistico.

Raggiungo in auto il Colle San Carlo (1.951 m), un valico alpino che fa da spartiacque tra il comune di Morgex e quello di La Thuille. Lascio l’auto in prossimità dell’Hotel Genzianella, dove trovate un piccolo e comodo parcheggio. I posti sono limitati e quella al Lago d’Arpy è un’escursione gettonatissima tutto l’anno, abbiate l’accortezza di arrivare molto presto la mattina.

Dal parcheggio imbocco il sentiero n15 che si sviluppa all’interno di un bel bosco misto di larici e abeti.

Ogni tanto si incontra qualche panchina per chi volesse fare una breve pausa.

Dopo circa 15 minuti dalla partenza, arrivo ad un bivio. Il sentiero di destra porta al Colle della Croce, una bellissima escursione di cui trovate la descrizione a questo link. Per il Lago d’Arpy tengo la sinistra.

Con moderata pendenza raggiungo il Lago d’Arpy (2.068 m) in poco meno di un’ora.

L’arrivo è sempre emozionante ed essendo partita presto ho la possibilità di assaporarlo in un breve e raro momento di solitudine; Sento già diverse voci che schiamazzando si stanno avvicinando e che, a breve, lo prenderanno d’assalto.

Ho giusto il tempo di qualche scatto prima che l’incanto venga spezzato.

I colori autunnali sono esplosi ma presentano già chiare sfumature invernali. Le cime attorno al Lago sono completamente imbiancate e fa freddissimo. Ci sono alcuni punti completamente ghiacciati. Sento il naso che cola e le guance arrossate, il fisico non si è ancora acclimatato a questo repentino cambio di temperatura. Freddo a parte è un incanto.

Costeggio la riva destra del Lago (sinistra orografica) fino al bivio per il Lago di Pietra Rossa, meta finale di questa escursione. Verso destra si raggiunge il Colle Croce, già nominato in apertura. Per il Lago di Pietra Rossa proseguo su segnavia 15, tenendo la sinistra.

La direzione non è segnalata benissimo, ci sono alcune frecce gialle che si perdono tra la vegetazione. Indicativamente dovete costeggiare il perimetro del lago fino ad arrivare ad un restringimento dove, tramite pietre appositamente sistemate, potrete attraversare il torrente Arpy e passare sulla sponda opposta del lago.

A questo punto girate subito a destra. Si intravede un sentiero, anche se mancano le indicazioni, che costeggia il torrente Arpy.

Il sentiero inizia a salire, prima dolcemente poi in maniera più accentuata tra cespugli di mirtillo e ginepro. Raggiungo un bel punto panoramico da cui poter ammirare il Lago d’Arpy da una prospettiva decisamente meno usuale.

Man a mano che procedo e guadagno quota la neve scesa questa notte diventa una presenza sempre più marcata.

Mi sembra impossibile essere passata, in poche centinaia di metri di dislivello, dall’autunno all’inverno. Eppure, è proprio neve, non una semplice brinata che svanisce non appena viene colpita dai primi raggi di sole.

Iniziano ad assalirmi i dubbi.

Incontro un gruppo di persone che si muove in direzione opposta alla mia. Mi avvisano che c’è molto ghiaccio e stanno tornando indietro perché sprovvisti di ramponcini.  Ecco, anch’io ne sono sprovvista. Ieri sera preparando lo zaino avevo avuto l’accortezza di trararli fuori ma poi mi sembrava prematuro e convinta della loro inutilità li ho lasciati sul tavolo.

Mannaggia, bisogna sempre seguire le intuizioni! E da ora in poi, fino all’estate prossima, faranno coppia fissa nello zaino assieme all’antipioggia. Anche quello ci ho messo un po’ a capirlo, mi sembrava sempre un peso superfluo, poi a furia di bagnarmi non lo tolgo più.

Procedo facendo bene attenzione a dove metto i piedi.

Entro nel vallone di Pian d’Arpy, fino a raggiungere il primo bastione roccioso. Il sentiero qui si inasprisce e guadagno quota con qualche passaggio un po’ scomodo.

Inizia la parte più difficile della escursione. Il sentiero si sviluppa da ora in poi a gradoni di altezza irregolari e non sempre è intuitivo capire dove passare. La difficoltà ora è maggiore per la presenza di ghiaccio, in alcuni punti ben celato sotto un leggero strato di neve.

Procedo per un lungo tratto fino a raggiungere una sorta di scivolo. Ghiaccio spesso almeno 3 cm che letteralmente mi sbarra il passaggio. Faccio una rapida valutazione della situazione.

Al Lago mancano circa 30 minuti. Non ho i ramponi e se anche riuscissi a salire non oso pensare a come potrei fare per scendere. Probabilmente volando. Mi sembra troppo rischioso e anche se fossi stata equipaggiata a dovere non credo avrei proseguito. Questo ultimo tratto è difficoltoso anche in estate in condizioni normali, ho amici allenati che ci hanno lasciato le ginocchia ed io ci tengo a salvaguardare le mie articolazioni 🙂

Mi rincresce ma è tempo di accettare l’evidenza. Si torna indietro. Non ha senso proseguire. Lago di Pietra Rossa ci rivediamo questa estate.

Però, visto che lasciare le cose a metà proprio non mi piace vi regalo qualche foto scattata nel settembre del 2020. Dal Lago di Pietra Rossa nelle giornate terse, come poteva essere oggi, si ha una vista privilegiata su tutta la catena del Monte Bianco.

Percorro a ritrovo l’itinerario utilizzato per la salita. Raggiunte nuovamente le sponde del Lago d’Arpy mi concedo una lenta e piacevole passeggiata lungo le sue sponde.

L’acqua è cristallina e, come uno specchio, riflette la catena montuosa del Monte Bianco, creando un effetto molto suggestivo.

Mi dispiace non essere arrivata dove mi ero prefissata ma la giornata è talmente bella che tutto sommato sono felice di avere più tempo per assaporare questo luogo semplicemente magico.

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