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Parco del Monte Avic: Rifugio e Lago Misérin & Col Fenêtre de Champorcher

Nel post precedente vi avevo anticipato che avrei dedicato il week end al Parco del Mont Avic. Se vi siete persi il post precedente lo potete recuperare al seguente link.

Oggi sono diretta a Champorcher, raggiungerò il Lago Misérin passando per il Rifugio Dondena e poi salirò al Col Fenêtre de Champorcher, uno dei tanti Col Fenêtre disseminati per la Valle d’Aosta. Credo ogni vallata abbia il suo Col Fenêtre, dettaglio che può confondere non poco chi ha poca famigliarità con queste zone.

Escursione non faticosa, tuttavia, caratterizzata da un discreto dislivello. I sentieri sono ben segnalati e il percorso, seppur lungo, non presenta difficoltà significative. La conca dove sorge il Lago Misérin è molto suggestiva, anche se la zona è deturpata dalla presenza opprimente dei piloni dell’alta tensione.

Da Champorcher capoluogo, tengo la destra, seguendo le indicazioni per il Rifugio Dondena.

Dopo diversi tornanti, alcuni a gomito, raggiungo uno slargo in corrispondenza del cartello e dell’imbocco del sentiero per il Rifugio Barbustel. Da ora in poi la strada diventa sterrata, nel primo pezzo con buche grandi come crateri. A vostra discrezione se proseguire in auto o a piedi. Per evitare di fare il dribblig tra buche, bipedi (altri escursionisti) e quadrupedi (cani liberi) e rischiare di lasciarci la coppa dell’olio (pur avendo un’auto alta) decido di farmela a piedi.

Mi aspetta ora un lungo traverso in semi piano di circa 3 km su questa poderale a colabrodo che conduce nella bella conca di Dondena (2.120 m) dove, eventualmente, se siete stati più impavidi di me, potete lasciare la macchina.

Attraverso il ponte sul torrente Ayasse e seguendo le chiare indicazioni risalgo per il versante opposto della conca e in circa 20 minuti raggiungo il Rifugio Dondena (2.192 m), aperto solo nei mesi estivi.

Per raggiungere il Rifugio e Lago Misérin ho ora due opzioni. Opto per il sentiero 7B, che coincide con l’Alta Via n. 2 e che passa alla destra del rifugio. L’idea iniziale era fare un ampio anello e utilizzare l’altro sentiero sulla sinistra ( il 7) per scendere ma poi opterò per un’altra via. Per raggiungere il lago percorro l’antica strada reale di caccia, di fatto un’ampia poderale che alterna tratti più ripidi a tratti più dolci dove poter riprendere fiato.

Raggiungo un bivio; ignoro il sentiero alla mia destra che conduce al Mont Glacier e proseguo per la strada principale.

Supero una gradevole cascatella dove mi concedo una brevissima pausa.

Poco dopo la cascatella si raggiunge un altro bivio ma è talmente male indicato che si passa oltre senza accorgersene. Il sentiero 7B devia qui sempre a destra. Sarà il tracciato che utilizzerò a scendere dal Col Fenêtre per evitare di ripassare dal Rifugio Misérin ma con il senno di poi consiglio di: imboccare qui il sentiero 7B e salire subito al Col Fenêtre, successivamente scendere al Rifugio Misérin e utilizzare il sentiero 7 per fare ritorno al Rifugio Dondena.  Questo vi permette di fare un ampio e sensato giro ad anello. Spiegato ora è molto semplice, ma avendo io la cattiva abitudine di guardare le cartine in modo molto sommario perchè adoro crearmi l’itinerario direttamente sul posto, alle volte la pago. Ma anche a questo serve il mio blog 😊

Ricapitolando, con il senno di poi avrei girato a destra per proseguire su segnavia 7B, non essendo ben indicato lo ignoro e procedo su strada principale diretta al Rifugio Misérin, seguendo l’alta via nr.2

Il Rifugio Misérin (2.582 m) sorge nei pressi dell’omonimo lago dove, a pochi metri, è ubicato il santuario della Madonna delle nevi, meta ogni 5 agosto della tradizionale processione. È questo il luogo ideale per una sosta prima di proseguire.

Costeggiando il Lago Misérin, ne supero lo sbarramento e sempre seguendo il tracciato dell’alta via nr.2 attraverso gli ultimi pascoli con un lungo tratto a mezzacosta per poi addentrarmi nel vallone pietroso che con alcuni sali scendi e uno strappetto finale mi porta al Col Fenêtre di Champorcher (2.826 m).

Dal Colle, proprio come se mi affacciassi ad una finestra, mi godo la bella visuale sui valloni sottostanti dell’Urtier e di Dondena. Davanti a me compare il Massiccio del Gran Paradiso, più sotto si scorge il rifugio Sogno di Berdzé.

Purtroppo, anche qui sono presenti i grossi pali dell’alta tensione che deturpano non poco tutto il contesto.

Ora, per scendere, ed evitare come vi dicevo prima di ripassare dal Lago, imbocco il famoso sentiero 7B, qui ben visibile che si inserisce su una carrareccia denominata “Chemin du Roi”

Con ampi tornanti scendo dal fianco della montagna avvicinandomi al Lago Nero.

Supero da prima un ponticello in pietra e poi uno in legno e proseguo in falso piano lungo il sentiero 7 B fino a ricongiungermi nuovamente con l’ampia poderale utilizzata questa mattina per salire e ripercorrere lo stesso identico tracciato fino all’auto.

Inutile negare che la poderale dalla conca di Dondena fino all’auto, al ritorno, è interminabile. Posso suggerirvi di provare a fare l’autostop e vedere se qualche buon’ anima vi da uno strappo di qualche km per evitare di fare notte come è capitato a me 😉

TABELLA RIASSUNTIVA

  • Partenza: Parcheggio Barbustel e Lago Muffé (1.766 m)
  • Tappa Intermedia: Rifugio e Lago Misérin (2.582 m)
  • Arrivo: Col Fenêtre de Champorcher (2.826 m)
  • Dislivello complessivo in positivo: 816 m
  • Totale Km: 23

 

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