Escursione alle EVE VERTA (ACQUE VERDI)
- Maggio 26, 2024
- by
- Maria Paola Salvanelli
Questa che sto per descrivervi è una escursione semplice e allo stesso molto piacevole che vi condurrà in un angolino incantato della Valle d’Aosta.
Siamo nel vallone di Saint Marcel e sto per portarvi alla scoperta delle sorgenti delle Eve Verta ( Acque Verdi), anche se scopriremo presto essere in realtà turchesi.
Si raggiunge in auto il Santuario di Plout.
ATTENZIONE!!!
Questa è l’unica vera difficoltà dell’itinerario. Impostando Santuario di Plout sul navigatore, è molto probabile che vi faccia salire dal lato di Fenis. STOP! Fermatevi e tornate indietro. Parlo per esperienza. Ho fatto il giro dell’oca dell’intero vallone, auto provocandomi un fastidioso mal di stomaco per le curve e tornanti strettissimi che mi sono ritrovata a percorrere. Avevo intuito che c’era qualcosa che non andava, e pur avendo chiesto in paese, mi avevano indirizzato nella stessa direzione del navigatore. Una congiura di incapaci, insomma, inclusa la sottoscritta!
Quindi, che arriviate in autostrada o dalla statale, da Saint Marcel abbandonate il fondovalle e salite lungo la strada che porta alla frazione Druges. Poco prima di Les Druges troverete le indicazioni per Plout. Girate a destra e vi troverete nel grande piazzale antistante il santuario. Qui potete parcheggiare.
Da Saint Marcel il parcheggio del santuario dista circa 12 minuti di auto. Io, salendo erroneamente da Fenis, mi sono ritrovata a percorrere 40 minuti di curve e altrettante imprecazioni. Poi non dite che non vi avevo avvisato.
Tornando alla nostra escursione. Parcheggiata l’auto, con il santuario alle spalle (942 m), percorriamo la strada asfaltata davanti a noi (dal lato opposto a quello da cui siamo arrivati in auto per intenderci) e dopo circa 200 metri troviamo la segnaletica e l’imbocco del sentiero.
Lasciamo l’asfalto per entrare in una poderale. Seguiamo il sentiero n. 3C.
Raggiungiamo da subito un enorme castagno secolare al cui interno è custodita una caratteristica scultura in legno.
Non si tratta di una statuetta qualsiasi, è Véruc, il custode del sentiero incantato e per poter proseguire dovrete pronunciare una parola magica. Ma non una parola qualsiasi! Le istruzioni sono incise su 3 piastre sotto forma di filastrocca. Inutile dire che mi sono strettamente attenuta al regolamento! 😊
La poderale segue il profilo del vallone, attraversa alternativamente boschi di latifoglie e spazi aperti. Questa prima parte si sviluppa in piano.
Ben presto il sentiero affianca il torrente Saint-Marcel che scende impetuoso fino a valle.
Attraversiamo due ponti in legno e iniziamo a salire in modo deciso. Proseguiamo ora lungo segnavia 4
Superati alcuni tornanti ecco, quasi all’ improvviso, spuntare alla nostra sinistra, la piccola sorgente Eve Verta ed il ruscello, la cui acqua scende su di un letto dal colore turchese carico.
La presenza di minerali come rame e manganese e particelle di woodwardite si depositano su pietre, muschi e foglie, conferendo questa colorazione incredibile. Tutta opera della natura!
Siamo a quota 1.373 m. Escursione semplice, adatta a tutti, alla scoperta di un piccolo gioiello della natura nascosto in un bosco che sembra incantato.
Prima di lasciare questo angolino sospeso è obbligatorio ammirare la piccola grotta a monte del ruscello, da cui sgorga la sorgente. È sufficiente risalire il ruscello un paio di metri.
Nota bene. La portata dell’acqua del ruscello cambia di anno in anno e a seconda delle stagioni; quindi, anche il fenomeno della colorazione delle pietre è molto variabile. È la natura che decide, non dovete rimanere delusi se è meno intenso di quanto vi aspettavate.
Ora abbiamo due opzioni. Potete rientrare a Plout percorrendo a ritroso il sentiero dell’andata oppure allargare il giro e percorrere un piacevole anello che sale fino alle Miniere Servette.
Per raggiungere le Miniere calcolate un’oretta di cammino e altri 400 m di dislivello. Si percorre quella che viene chiamata Strada Cavour, un’antica strada tutta a tornanti, usata dai minatori per collegare, l’interno del sito minerario Servette a Chuc.
Il sito minerario Servette vanta una storia che risale all’epoca romana. Venivamo estratte pirite, calcopirite e pietre da macina. Dopo la chiusura nel 1957 il sito è stato messo in sicurezza e oggi è visitabile anche con tour guidati, che vi permetteranno di entrare nelle gallerie sotterranee.
In alternativa, se preferite farlo in autonomia, il percorso esterno è attrezzato da una serie di pannelli esplicativi che raccontano nel dettaglio questa importante attività mineraria.
Visitate le miniere mi dirigo verso l’area pic nic di Les Druges, fino ad un bivio che scendendo verso sinistra mi riporta al punto di partenza.
Sulla via del ritorno, passo davanti l’antica fonderia di Treves, un antico forno settecentesco da cui si produceva il rame utilizzando la calcopirite estratta nelle miniere di Servette.
Dopo una ripida discesa nel bosco raggiungo la caratteristica frazione di Seissogne, ricca di angoli da scoprire come il mulino e il vecchio forno.
Rientrati a Plout, se aperta, potete concedervi una ricca e meritata merenda presso la Cantina del Viandante, nella piccola frazione di Enchasaz, proprio dietro il Santuario. Oppure, in alternativa, un gustosissimo gelato alla Pasticceria/Gelateria Buzzi di Nus. Una garanzia!
Sono curiosa… conoscevate questo angolo incantato della Valle d’Aosta?
Fatemelo sapere nei commenti.
Vi aspetto alla prossima escursione!