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Valpelline, Trekking al Bivacco Regondi – Gavazzi

Oggi sono diretta in Valpelline. La meta del trekking è il bivacco Regondi-Gavazzi, ispirata da alcune foto che ho visto in rete.

Un’escursione di media lunghezza e media difficoltà che mi ha dato grandissima soddisfazione per la varietà dei panorami in cui mi sono potuta immergere. Inoltre, ho un debole per i laghi alpini e con questo itinerario ne ho potuti raggiungere più di uno, dai colori completamente diversi tra di loro.

La Valpelline è una zona delle Valle meno battuta ed essendo metà agosto di turisti in giro ce ne sono ancora parecchi. Mi sono voluta un po’ defilare dalla massa.

Raggiungo l’abitato di Glacier (1.549 mt), ultima frazione del comune di Ollomont, dove c’è un ampio e comodo parcheggio. Ero già stata qui in inverno, per una bellissima ciaspolata nella Conca di By. Oggi mi dirigo sono sul versante opposto.

Supero il ponticello che passa sopra il fiume Buthier e trovo diverse indicazioni con i tempi di percorrenza.

Valpelline, Bivacco RegondiPer il Bivacco Regondi il cartello indica 3 ore 40 minuti. Ne impiegherò 4 inserendo come mio solito qualche deviazione extra.

Imbocco una comoda poderale e superato un alpeggio mi immetto nel fitto bosco di larici. Appena entrata nel bosco trovo un bivio. Seguo le frecce gialle e, tenendo la sinistra, inizio a salire.

Valpelline, Bivacco RegondiValpelline, Bivacco RegondiÈ un bosco molto bello, ho come la sensazione di venire abbracciata dalla vegetazione.

Valpelline, Bivacco RegondiC’è pochissima gente e quindi molto silenzio. Nel parcheggio ho trovato numerose macchine ma la maggior parte degli escursionisti sono diretti alla Conca di By, passeggiata più semplice soprattutto per chi ha cani e bimbi piccoli.

È agosto ma avverto parecchio freddo, nonostante l’altitudine sia la stessa del Col de Joux dove vivo. Questa valle la mattina rimane completamente in ombra e l‘umidità del fiume fa percepire temperature molto più basse di quelle reali.
Il tratto nel bosco è tutto in salita. Si alternano tratti più pianeggianti a tratti molto ripidi con rocce e radici. Salendo, essendo sotto sforzo mi scaldo e allo stesso tempo percepisco che, allontanandomi dal fondo valle e dal fiume, la temperatura sale.

Valpelline, Bivacco Regondi
Sto risalendo il canalone denominato La Gaula, seguo il sentiero principale fino ad incontrare l’oratorio della Gaula, scavato interamente nella roccia e raggiungibile con una breve deviazione sulla destra. Si tratta di una cappella ex-voto costruita nel 1954.

Valpelline, Bivacco Regondi
Torno sul sentiero principale e continuo a salire. Uscendo dal fitto bosco raggiungo una valletta erbosa che, sempre in salita, conduce ad un colletto. Qui trovate nuovamente diversi segnavia.

Valpelline, Bivacco RegondiValpelline, Bivacco RegondiValpelline, Bivacco Regondi
Siamo vicino all’alpeggio di Places, ci sono diverse mucche al pascolo che mi guardano con sguardo curioso.

Valpelline, Bivacco Regondi
Proseguo sulla poderale che sale verso destra e in pochi minuti raggiungo l’alpeggio diroccato Places (2.149 mt), luogo ideale per una breve pausa e per sgranocchiare un pò di frutta secca prima di ripartire.

Valpelline, Bivacco RegondiValpelline, Bivacco Regondi
Di fronte a me è ben visibile la Conca di By con il suo bacino artificiale, esattamente dove ero stata a ciaspolare questo inverno. Mi godo il bellissimo panorama e approfitto della breve pausa per scattare qualche foto.

Valpelline, Bivacco RegondiValpelline, Bivacco Regondi
Dopo l’alpeggio, l’ampia poderale sale con una dolce salita. Si apre una bellissima vista del Mont Gelè, del Mont Avril e qualche nevaio.
Qualche centinaio di metri dopo l’alpeggio la poderale fiancheggia il torrente che forma delle belle piscine di acqua bianca, il tipico colore delle acque che provengono dallo scioglimento dei nevai. È il torrente delle Cime delle acque Bianche e in effetti ha proprio un colore ghiaccio.

Valpelline, Bivacco RegondiValpelline, Bivacco Regondi
Costeggio il torrente e supero la presa.

Valpelline, Bivacco RegondiProseguo dritto ed entro in un bellissimo pianoro paludoso, attraversato dal placido torrente Cime delle acque Bianche, che sembra un gigantesco serpente.

Valpelline, Bivacco RegondiRaggiungo un bivio. Il sentiero sulla sinistra conduce al Bivacco Regondi, è la via diretta e anche più ripida. Io terrò il sentiero di destra, prima di raggiungere il Bivacco voglio passare dal Lago Cornet.

Vedo diversi gruppi di persone salire a zig zag per la via più diretta, in pratica tutti quelli partiti prima di me hanno preso il sentiero di sinistra. Io utilizzerò quel sentiero per scendere. Mi viene da sorridere al pensiero che, se tutti salgono per la via opposta alla mia, quando arriverò al Bivacco loro staranno già scendendo e cosi avrò campo libero. Chi sale in montagna per cercare il silenzio spesso si ritrova a fare questo tipo di ragionamenti. Anche a voi capita?

Alle 12,00 raggiungo il Lago Cornet (2.335 mt). Ho impiegato esattamente 2 ore.

Valpelline, Bivacco RegondiIl Lago Cornet è un bel lago, le cui sponde invogliano a sedersi e leggere un libro, soprattutto in una giornata soleggiata e con poco vento come questa. Ma sappiamo che ho altri piani.

Dal lago si raggiunge in pochi minuti il Col Cornet (2.354 mt). Da qui la vista spazia sul fondovalle e poi si sa, che per scattare delle belle foto dei laghi occorre riprenderli da una prospettiva più alta, magari giocando con qualche riflesso. Condizioni pienamente soddisfatte. Il Mont Gelè si specchia perfettamente nel Lago Cornet e mi regala degli spunti fotografici molto suggestivi.

Valpelline, Bivacco RegondiValpelline, Bivacco RegondiValpelline, Bivacco Regondi
Dalla croce del Col Cornet si segue la facile dorsale per raggiungere Punta Cornet (2.389 mt), dove si eleva una seconda croce.

Valpelline, Bivacco RegondiValpelline, Bivacco RegondiArrivano diversi gruppi di escursionisti. Ho come la sensazione che abbiano tutti fatto il giro contrario a come lo sto affrontando io ma come già detto, meglio. Potrò godermi il panorama dal Bivacco Regondi in religioso silenzio.

È ovvio che se si vuole salire dritti al Bivacco è meglio prendere l‘altro sentiero. Questa che vi sto descrivendo è da considerarsi un’orecchia dell’anello principale. Si sale molto più dolcemente e credo si possa assaporare di più l’avvicinamento al Bivacco. Nulla vieta di farlo in senso contrario ma io volevo scendere verso la Conca di BY, non aveva senso invertire il giro. Scegliete l’alternativa a voi più congeniale.

Dopo il Lago Cornet non ci sono cartelli chiari ed espliciti per il Bivacco ma la direzione da tenere è facilmente intuibile. Scendendo da Punta Cornet proseguo per l’evidente sentiero che trovo alla mia destra.

Valpelline, Bivacco RegondiIl sentiero si snoda ora accanto al canale artificiale che porta l’acqua all’Alpe Berrio. L’unica scomodità è che in alcuni tratti il tubo che convoglia l’acqua è un pò nei piedi. Il contesto e il paesaggio sono da favola e del tubo mi dimentico in fretta. Si inizia ad intravedere anche il Bivacco.

Valpelline, Bivacco RegondiValpelline, Bivacco RegondiValpelline, Bivacco Regondi
Dopo un lungo tratto in costa raggiungo il Lago dell’Incliousa (2.420 mt)

Valpelline, Bivacco RegondiMi concedo un’altra breve pausa fotografica, questo è un angolino molto intimo e merita di essere ritratto con tutta calma.

Il Bivacco è ormai vicino. Mi lascio il Lago sulla destra e salgo verso sinistra per una ripida cresta rocciosa che mi regalerà scorsi molto suggestivi, non solo del Lago dell’Incliousa ma anche di tutto il vallone sottostante.

Valpelline, Bivacco RegondiValpelline, Bivacco Regondi
Costeggio un altro lago, il Lago della Leita (2.538 mt) che per la vicinanza non riesco a ritrarre come vorrei e in pochi minuti raggiungo il Bivacco Regondi – Gavazzi (2.590 mt).

Valpelline, Bivacco RegondiValpelline, Bivacco RegondiValpelline, Bivacco RegondiCome avevo preventivato al mio arrivo, tutti scendono. Perfetto. Mi godo il mio pranzo al sacco ammaliata dall’incredibile panorama che ho di fronte. Dal Mont Vélan, al Grand Combin, il Mont Gelé e il Mont Morion, uno spettacolo da togliere il fiato.

Le mie ultime escursioni hanno sempre avuto come meta finale un bivacco, mi sembra quasi di essere impegnata in un censimento per decretare il migliore, come contesto, panorama, struttura.. ect. Vi terrò aggiornati sullo spoglio finale. Al momento in testa alla classifica rimane il Bivacco Perucca, in Valtournenche, ve ne avevo parlato in questo articolo.

Sotto al Bivacco di trova il Lago Benseya (2.515 mt), dalle acque azzurro carta da zucchero.

Valpelline, Bivacco RegondiÈ tempo di scendere. Come vi avevo anticipato percorro a ritroso il sentiero dal Bivacco fino al bivio che mi collega al sentiero più diretto di cui vi ho ampiamente parlato. Alle 15,30 sono di nuovo alla presa. Quindi per scendere dal Bivacco tramite sentiero diretto ho impiegato mezz’ora. Immagino sia necessario un’ora per salire ma ripeto, sono super soddisfatta del giro che ho scelto.

Ora provo a chiudere l’anello passando per la Conca di By.

Torno al colletto dove avevo trovato le mucche e invece di scendere per il sentiero dell’andata procedo diritto, per il sentiero che scende nel bosco. Devo in qualche modo attraversare il torrentello che scorre sotto di me e secondo l’app che sto utilizzando è fattibile.

Valpelline, Bivacco RegondiIMG_1669
Non dovrei avere problemi, anche la signora del bar dove questa mattina ho preso un caffè prima di iniziare l’escursione mi ha suggerito di fare l’anello però ho uno strano presentimento. Perché non ci sono indicazioni da nessun parte?

Arrivata al ponte mi prende un colpo. Il ponte per attraversare il fiume c’è ed è in buono stato ma il sentiero dall’altro lato è come inesistente. Arrivata a questo punto però non ho nessuna voglia di tornare indietro. Provo a procedere facendo molta, anzi moltissima attenzione a dove metto i piedi.

Valpelline, Bivacco RegondiValpelline, Bivacco RegondiValpelline, Bivacco RegondiValpelline, Bivacco Regondi

Mi sembra di intuire che sia malmesso solo il primo tratto. Si parla di un centinaio di metri, nulla di più.
È fattibile ma è tassativo avere i bastoncini per tenersi in equilibrio. Lo sto raccontando sul blog come resoconto reale di questo trekking ma non mi sento di consigliarlo. Non sarà una via molto utilizzata ma l’erba è calpestata, qualcuno è passato di qui di recente (e non mi sembra il passaggio di animali) e questo in qualche modo mi rincuora. Vedo già l’alpeggio Le Martinet con dietro la Conca di By.
Finalmente mi posso immettere nella poderale.

Valpelline, Bivacco RegondiValpelline, Bivacco RegondiValpelline, Bivacco Regondi
Ripeto, vi ho segnalato questa variante come una possibilità ma non mi prendo responsabilità in merito. Anzi ve lo sconsiglio proprio. Se poi siete curiosi di provare comunque, almeno non dite che non vi avevo avvisato 😊

Dopo l’alpeggio di Le Martinet tengo la destra e salgo fino all’alpeggio di By, che raggiunto alle 16,30.

Valpelline, Bivacco RegondiValpelline, Bivacco RegondiAmmetto di avere apprezzato questo vallone molto di più in inverno con la neve. Forse questo è anche un orario un po’ infelice. Il sole è frontale, ci sono ombre molto nette, non è il momento migliore per fotografare questa zona. Dovrei attendere almeno un’oretta che la luce diventi più radente ma ahimé, non posso attardarmi oltre.

Mi dirigo verso il bacino, passo di fianco alla chiesetta e poi imbocco il sentiero che mi riporterà a Glacier.

Valpelline, Bivacco RegondiValpelline, Bivacco RegondiValpelline, Bivacco RegondiValpelline, Bivacco RegondiValpelline, Bivacco RegondiValpelline, Bivacco RegondiValpelline, Bivacco RegondiRaggiungo l’auto alle 17,15. Per quanto ami gli anelli ammetto che questo versante l’ho apprezzato molto di più in inverno, scendere questo ultimo tratto è un po’ una tortura, trattandosi di un sentiero con molte pietre.

Quindi se salite al Bivacco Regondi vi consiglio di rientrare per lo stesso sentiero dell’andata.
A voi la scelta se includere anche il Lago Cornet e il Lago Lago Inclousa e in che direzione farlo. Forse escludendo la Conca di BY può avere più senso salire diretti al Bivacco e poi scendere verso i Laghi al ritorno.

Sono comunque molto soddisfatta del mio itinerario. Quello di oggi è uno dei classici itinerari che ti fa dire WOW!!!
• un anello
• faticoso ma non eccessivo
• lungo ma non troppo
• pieno di laghi di forme e colori diversi
• molto panoramico
• allenante (1.000 metri dislivello) ma senza sfiancare
• poca gente
• qualche incertezza sul sentiero che rende il tutto più avventuroso ma senza un reale pericolo
Semplicemente perfetto!

Postilla importante. Documentandomi in rete posteriormente alla escursione ho letto che l’anello corretto per la Conca di BY prevedere dal Bivacco Regondi di raggiungere al Lago di Beseya, imboccare il ripido canalone che scende in direzione della Fenêtre de Durand e raggiungere verso destra l’alpe Thoules con i laghi omonimi. Da qui si percorre la strada rurale fino a raggiungere la Conca di BY.

Nei pressi del Bivacco, ammetto di aver incontrato una signora con cui ho scambiato due chiacchere e mi aveva accennato che avrebbe fatto questo stesso itinerario, sottolineando però che sapeva che non ci sarebbero state indicazioni ma che bisognava scendere un po’ a sentimento. Mi aveva dato poca fiducia e così ho proseguito per la strada che mi sembrava più corretta. Con il senno di poi forse aveva ragione la signora, anche se non mi sembrava molto convinta di quanto diceva. Di sicuro questa alternativa avrebbe allungato di parecchio i tempi di percorrenza ma nulla vieta di provarla in futuro.

Se volete scoprire altre escursioni in Valle d’Aosta vi consiglio di dare un’occhiata al bellissimo sito di questo gruppo di amici che racconta di trekking, alpinismo, bici, scialpinismo… Per vederlo potete cliccare QUI.

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