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Val d’Ayas – Cime Bianche, l’ultimo paradiso

Non so se esiste il Paradiso ma vorrei tanto assomigliasse al Vallone di Cime Bianche.

Cime Bianche è una valle incontaminata nel cuore della Val d’Ayas, un angolo selvaggio che resiste senza impianti, strade o rifugi. Raggiungibile solo a piedi. Una rarità al giorno d’oggi, soprattutto in un ambiente montano fortemente antropizzato.

“Sono in paradiso”.  È stato il mantra che mi ha accompagnato per tutta la durata della mia escursione. Un paradiso purtroppo minacciato dalla avida mano dell’uomo che ancora una volta, in nome del progresso, vorrebbe distruggere questa meraviglia naturale, che al contrario andrebbe protetta e preservata così com’è.

Val d'Ayas, Cime Bianche

‹‹C’è un ultimo vallone selvaggio ai piedi del Monte Rosa, esiste da sempre e tra poco non esisterà più››. Sono le parole di Paolo Cognetti, pubblicate in un inserto culturale di Repubblica nel 2017. Poche parole che arrivano dritte al cuore e rimbombano nelle orecchie di chi sa ascoltare. Di chi vuole ascoltare.

Il Vallone di Cime Bianche è minacciato dal progetto, ancora in fase di approvazione, che prevede la costruzione di nuovi impianti che collegherebbero il comprensorio del Monterosa Ski, Cervinia e Zermatt, creando il terzo comprensorio sciistico più esteso al mondo. Solo a scriverlo mi viene la pelle d’oca.

Sarò sincera. Non amo lo sci e questa mia inclinazione potrebbe portarmi ad essere di parte ma credo che per tutti gli amanti di questo sport esistano comprensori a sufficienza senza il bisogno di collegare Cervinia ad Ayas.

Non è da me fare propaganda ma in questo caso devo fare un’eccezione. La questione mi sta molto a cuore.

Vi chiedo un attimo del vostro tempo per firmare questa petizione, insieme possiamo salvare Cime Bianche.

PETIZIONE SAVIAMO CIME BIANCHE

Dopo questo lungo ma doveroso preambolo passo a descrivervi l’escursione vera e propria e vi assicuro che le foto non rendono minimamente la grandiosità del luogo.

L’escursione, ancora una volta, parte dal paesino di Saint Jacques.

Il primo tratto è in comune con altre gite fatte recentemente, sto parlando del Lago Blu e del Rifugio Mezzalama.

Superata la chiesa di Saint Jacques si segue la carrozzabile, si supera il Bar fior di Roccia e si raggiunge l’abitato di Blanchard.

Si imbocca il sentiero lastricato che sale prima a gradoni e poi entra nel bosco di conifere, dove sarete aiutati da alti gradoni naturali, pietre, rocce e radici. Si raggiunge il bivio dove fino ad ora ho sempre girato a destra per raggiungere l’Alpe di Verra. Oggi si gira a sinistra, e in pochi minuti si raggiunge località Fiery, troverete un piccolo rifugio, al mio passaggio ancora chiuso e la caratteristica chiesetta. Seguendo il sentiero nr. 6 ci si immette nuovamente nel bosco. Il sentiero sale con dolci tornanti fino a raggiungere i ruderi di un vecchio alpeggio, dove mansuete mucche brucano con ingordigia le ultime fioriture. Qualcuna nota la mia presenza e sembra mettersi in posa per un ritratto di famiglia.

Val d'Ayas, Cime BiancheVal d'Ayas, Cime BiancheVal d'Ayas, Cime BiancheVal d'Ayas, Cime BiancheVal d'Ayas, Cime BiancheVal d'Ayas, Cime BiancheVal d'Ayas, Cime BiancheVal d'Ayas, Cime BiancheVal d'Ayas, Cime BiancheVal d'Ayas, Cime BiancheVal d'Ayas, Cime Bianche

Si giunge ad un arioso vallone, dove piano piano vi sembrerà di entrare in uno spazio senza tempo. Tralasciate il sentiero che piega a destra e conduce al Bivacco città di Mariano e proseguite diritto.

Per gli appassionati di fotografia, vi segnalo dopo la grande roccia che reca le indicazioni per il Bivacco Mariano, una zona acquitrinosa dove divertirvi a giocare con i riflessi delle Cime Bianche che spuntano in lontananza e si riflettono nel piccolo stagno. Attenti solo a dove mettete i piedi se non volete inzupparvi.

Val d'Ayas, Cime Bianche

Arrivati in fondo al vallone incontrerete l’Alpe Mase.

Val d'Ayas, Cime BiancheOra si riprende a salire. Prendetela con calma perché è una salita abbastanza decisa. Io sono partita con troppa spinta e mi sono dovuta subito ridimensionare.

Raggiungerete un altro vallone dove le Cime Bianche svettano maestose. Un paesaggio che richiama, con le dovute proporzioni, le Dolomiti, essendo anche queste cime di roccia calcarea.

Val d'Ayas, Cime BiancheVal d'Ayas, Cime BiancheIn diversi punti vi troverete ad attraversare dei ruscelli e anche se il sentiero sembra sparire, troverete sempre una freccia gialla ad indicarvi la giusta direzione. Essendo un ambiente aperto è comunque impossibile perdersi.

Val d'Ayas, Cime BiancheL’arrivo al primo lago è un tuffo al cuore. Vi lascerete senza dubbio scappare ad alta voce un’esclamazione di meraviglia, anche se siete soli.  Percorrete la sua sponda fino a raggiungere il Gran Lago delle Cime Bianche (2008). Ora, se volete, potete anche urlare per lo stupore.

Val d'Ayas, Cime BiancheVal d'Ayas, Cime BiancheDopo esservi riempiti gli occhi di meraviglia tornate indietro, attraversate il piccolo l’emissario del primo lago, per raggiungere il sentiero che conduce al Colle Superiore delle Cime Bianche (2808 mt) da dove potrete avere una visione di insieme e dall’alto dei due laghi. Ripeto, le foto non rendono giustizia.

Val d'Ayas, Cime BiancheVal d'Ayas, Cime BiancheUna volta sulla cima le sorprese non sono ancora finite. Ecco spuntare il Cervino che gioca a nascondino tra le nuvole.

Val d'Ayas, Cime Bianche

Dopo essersi riempiti gli occhi e il cuore da un paesaggio che stupisce ad ogni curva per la sua varietà e ricchezza di scorci inaspettati, siamo onesti. La desolazione degli impianti a riposo è un pugno nello stomaco, credo anche per chi lo sci lo ama e lo pratica.

Val d'Ayas, Cime BiancheVal d'Ayas, Cime Bianche

Capisco che dal punto di vista turistico il progetto di ampliare questo comprensorio sciistico prometta grandi introiti ma verrebbe sfruttato solo per un breve periodo dell’anno, oltre a deturpare in maniera irreversibile il paesaggio. Davvero non esiste un modo per valorizzare il territorio e allo stesso tempo tutelarlo?

Vi lancio un ultimo appello, salviamo Cime Bianche, salviamo il salvabile.

“Lungo, ampio ed ancora incontaminato, il Vallone delle Cime Bianche si estende a NW di St.-Jacques fino allo spartiacque tra la Valle d’Ayas e la Valtournanche. Questo magnifico ambiente naturale rischia di essere distrutto perchè è il segmento mancante di un carosello di impianti sciistici che, se completato, collegherebbe Alagna Valsesia a Cervinia. Confidiamo che sia difesa la sua preziosa verginità con la creazione di un parco naturale: la sua salvaguardia è richiesta dai fenomeni geologici e naturalistici di straordinario interesse che contiene.” Giorgio Dal Piaz

Il ritorno avviene sullo stesso percorso dell’andata.

Val d'Ayas, Cime Bianche

 

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