Valle di Cogne – Laghi Lussert & Lago Corona

Venerdi 25 giugno. Oggi sono di turno nel Parco Nazionale del Gran Paradiso.

Non male vero? Non avevo idea di quanto avrei impiegato a compiere questo giro e mi ha fatto sorridere constatare che ho impiegato esattamente 8 ore, come una regolare giornata lavorativa, solo un pizzico più entusiasmante!

Una volta raggiunto l’abitato di Gimillian, sopra Cogne, ho lasciato l’auto nel parcheggio che si trova all’inizio del paese e mi sono incamminata verso l’imbocco del sentiero, distante circa 300 mt. Troverete un cartello in legno che indica: laghi. Non ricordavo che ci fosse anche un piccolo parcheggio lungo la strada adiacente alla partenza ma attenzione che potreste trovarlo pieno nei week end ed in alta stagione.

Il primo tratto del sentiero lo avevo già percorso quest’inverno con le ciaspole. Vi riporto il link del post.

Oggi la meta è decisamente più impegnativa e lontana. Punto a raggiungere i Laghi del Lussert, posizionati nel Vallone del Grauson, sopra l’omonimo Rifugio. Quest’anno la primavera è stata molto fredda e le ultime nevicate in quota si sono registrate fino a metà maggio, motivo per cui ho contattato il Rifugio prima di intraprendere questa uscita, volevo assicurarmi che il sentiero fosse già agibile. Mi hanno dato l’ok e così ho deciso di prendermi un giorno di ferie per ossigenarmi e dare ufficialmente il via alla stagione dei trekking.

Per iniziare avrei potuto scegliere qualcosa di meno impegnativo ma sono felice nel constatare che le ciaspolate effettuate questo inverno sono state un validissimo allenamento.

Sto percorrendo il sentiero nr. 8 che conduce al Rifugio Grauson. Tempo impiegato per la salita circa 3,00 ore incluse diverse soste fotografiche e qualche chiacchiera scambiata con altri escursionisti incontrati lungo il sentiero. La segnaletica alla partenza indicava 2 ore e 35 minuti. Senza soste e andando a passo sostenuto lo ritengo fattibile, anche se dovrete macinare un primo dislivello di 700 mt.

Vi lascio qualche foto di questa prima parte di escursione.

Arrivata in prossimità del Rifugio proseguo spedita verso il primo Lago di Lussert. Ammetto che la vista del Rifugio chiama, considerato che sono circa le 12,00 ed inizio ad avvertire un certo languorino ma mi concederò una sosta sulla via del ritorno. Dal Rifugio il primo Lago dista circa 40 minuti, con un dislivello di circa 200 metri. Raggiunte le Baite del Grauson si tiene il sentiero 8 A, a sinistra. Tenendo la destra si raggiunge il Lago Coronas, da cui passerò al ritorno. Oggi ho in programma un tour completo.

Salendo lungo il comodo sentiero che costeggia il torrente Lussert, emissario degli omonimi Laghi, raggiungo la mia destinazione. Il lago è ancora parzialmente ghiacciato e la vista davvero suggestiva. Siamo a quota 2.713 mt.

Per non fare raffreddare troppo le gambe, proseguo subito verso il secondo lago, a quota 2.790 mt.  Impiego circa 30 minuti dal primo al secondo Lago.

Il panorama si fa sempre più selvaggio e incontaminato, complice i residui di neve che non si sono ancora sciolti.

Per fortuna il sentiero, a parte qualche piccolo tratto, è pulito e posso salire fino al terzo Lago, siamo a quota 2.096 mt.

Nonostante il freddo e le recenti nevicate la primavera impone la sua presenza con bellissime fioriture anche in quota.  

Impiego un’altra mezz’oretta a salire. Nel frattempo, è sparito il sole e si è alzato un vento non esattamente estivo. Questo cambio repentino di temperatura non mi impedisce di godermi il mio pranzo al sacco a 3.000 metri di altitudine. Sono quasi le 14,00. Ho impiegato esattamente 5 ore a salire da Gimillian fino al terzo Lago. È sicuramente fattibile anche in 4 ore e mezza ma era la prima volta che visitavo questi laghi ed è più forte di me….mi fermo a fotografare una pietra ogni due che incontro!

La pausa pranzo si rivela più veloce del previsto, sento che mi sto raffreddando e la sensazione è poco piacevole, pur avendo addosso tutto quello che mi ero portata, guanti e berretto inclusi. Decido di scendere. Faccio ritorno fino al primo Lago (2.713 mt) , per poi imboccare il sentiero 102, che conduce al Lago Coronas.

Allontanandomi e salendo leggermente la vista abbraccia tutto il lago e mi regalata una bellissima cartolina.

Si devono attraversare diverse pietraie ma nulla di complicato. Il sentiero inoltre è ben segnalato, non c’è pericolo di perdersi. A parte in piccolo pezzettino iniziale il sentiero si mantiene prevalentemente pianeggiate. Il Lago Coronas si trova infatti alla stessa altitudine, più precisamente a 2.701 mt.

Dal Lago Coronas si raggiunge il Rifugio Grauson in circa 20 minuti. Ora mi concedo una meritata sosta accompagnata da un te caldo e una fettazza di torta alle mele. Era cosi buona che da sola valeva la salita.

Verso le 16,00 riprendo la discesa, questa volta senza più soste fotografiche. Impiego esattamente due ore per fare ritorno all’auto.

Sono stata cosi puntigliosa con gli orari perchè mi ero più volte chiesta se sarebbe stato fattibile completare questo giro in una giornata intera.  Dalle informazioni che avevo reperito sul web mi erano rimasti alcuni dubbi cosi mi sono detta. Inizia a salire e poi valuta strada facendo. Posso quindi confermare che si, è fattibile in estate, quando abbiamo luce fino a tardi e ovviamente in una giornata di meteo stabile.

Una valida alternativa è quella di pernottare una notte al Rifugio, e non solo per fare le cose con più calma. Ci sono altri sentieri che partono dal Rifugio, proseguendo oltre il terzo lago di Lussert si può raggiungere il  Col di Laures con i due laghi omonimi oppure con una passeggiata più semplice di un ora si può raggiungere il Colle di Saint-Marcel. E poi se la torta di mele era cosi buona, chissà quali altre prelibatezze potrebbe offrirvi la cucina del Grauson.

Totale km percorsi 22,4. Dislivello 1200 mt in positivo. 25