Valle d’Aosta – Pian della Cretetta, giro ad anello sopra Gimillian
- Marzo 31, 2021
- by
- Maria Paola Salvanelli
Arrivata a Gimillian (1.787 mt), frazione nella Val di Cogne, parcheggio nell’ampio e comodo parcheggio all’ingresso del paese. L’imbocco del sentiero dista poche centinaia di metri, seguite le indicazioni di legno che indicano Alpe Grauson – Laghi.
Il primo pezzo del sentiero combacia infatti con quello che conduce al Rifugio Grauson e i Laghi di Lussert due mete che ho già segnato in agenda, da fare non appena si scioglierà la neve e non appena torneremo in zona gialla/arancione.
Al momento di questa escursione eravamo appunto in zona arancione con possibilità di spostarsi all’interno della regione, ora siamo tornati in zona rossa. Spero sia una direttiva presa in previsione delle festività pasquali anche se trovo assurdo vietare lo spostamento tra regioni o all’interno della regione stessa e permettere viaggi all’estero. Questa è l’ultima assurdità che abbiamo dovuto sorbirci. Qui mi taccio e proseguo con il resoconto della mia escursione, prima che questo post venga censurato.
Imbocco quindi il sentiero nr. 8
Nel primo pezzo appena sopra Gimillian si passa sotto diversi tralicci della elettricità e si macina un po’ di dislivello che regala una splendida visione di insieme dell’abitato.
Peccato per questa ingombrante presenza metallica, da qui ci sono scorci molto suggestivi. Al ritorno mi fermerò per il mio pranzo al sacco in prossimità della chiesetta di San Bernard.
Dopo una ventina di minuti raggiungo una piccola cappella votiva, da adesso in poi il sentiero di fa decisamente più entusiasmante. Lasciati gli ingombranti segni di civiltà si entra nel vivo di questa escursione.
Il giro che sto per descriversi è puramente esemplificativo. Questa è una zona che lascia ampio spazio all’improvvisazione. Capirete presto il motivo.
Tengo come riferimento il sentiero 3C per Grauson Désot (sentiero invernale). Attraverso un bosco di larici e abeti, fino al prossimo bivio, quando il sentiero per Grauson Désot (sentiero invernale) diventa 8E.
Al delimitare del bosco mi ritrovo in un’ampia conca, il sentiero costeggia l’alpeggio di Tchezeu fino a superarlo.
Al seguente bivio mi muovo verso Grauson Désot ma non sono veramente diretta a questo alpeggio. La mia intenzione è fare un semplice anello dentro l’anello.
Portandomi infatti sull’altro versante del torrente Grauson, il versante orografico sinistro per la precisione, ritorno verso il bosco da cui sono venuta.
Prima però qualche foto di rito.
In pratica proseguo diritto fino al prossimo ponticello che mi permette di riportarmi sulla sponda orografica destra e tornare all’alpeggio Tchezeu. Chiudo un anello.
Percorro a ritroso il pezzo del sentiero che dal delimitare dall’uscita del bosco mi ha condotto nei pressi dell’alpeggio e raggiunto nuovamente il delimitare del bosco imbocco il sentiero in salita che conduce al Pian della Cretetta (2.003 mt).
Non è presente nessun tipo di segnaletica ma sono ben evidenti tracce di ciaspole nella neve. E poi controllo sempre la direzione grazie alla mia fidata app MAPS.ME
La cito sempre ma ci tengo a sottolineare che non prendo nessuna commissione 😊 Semplicemente la trovo facile, intuitiva ed estremamente comoda. Forse potrei segnalare alla casa produttrice che gli sto facendo una grande pubblicità….
Una dolce salita mi conduce a quella che chiamano la finestra sul Paradiso. In effetti la vista che si apre davanti ai miei occhi è notevole.
Notevole anche il panorama che mi lascio alle spalle.
Per non annoiarvi citando le numerose cime vi posto direttamente la foto scattata con PeakFinder, un’altra immancabile app di cui abuso durante per le mie escursioni. Ne esistono di due tipi, una gratuita ma avete un limite di ricerca di una o due cime al giorno. Quella a pagamento costa € 5 (costo tale e definitivo) e potete usarla all’interno della giornata senza limiti. Per dovere di cronaca confermo che non prendo commissioni nemmeno da Peak Finder 😊
Scendo verso Pianos Damon, e mi ritrovo agli alpeggi Tarabouc (1835 mt) con annessa la chiesetta di San Bernard, dove mi fermo per una veloce tappa a consumare il mio pranzo al sacco. Secondo anello chiuso.
Ci sono uscite in cui parti con un obiettivo prestabilito, altre che ti portano a divagare e poter divagare all’interno del Parco Nazionale del Gran Paradiso non è da tutti i giorni.
Spero avervi fornito qualche utile spunto da concretizzare non appena ne avremo nuovamente la possibilità.
2 Comments
Giovanni Gozzi
23rd Apr 2021 - 22:27Che nostalgia!
Ho frequentato quei posti fra il 1993 e il 1997. Scorrazzavo per le valli a settembre nei miei 15 giorni di ferie.
I laghi di Lussert sono bellissimi. Sono 4, uno più bello dell’altro.
Purtroppo le foto che ho sono dia.
Maria Paola Salvanelli
25th Apr 2021 - 13:01Ciao Giovanni, non sono ancora stata ma ho in programma di andarci appena possibile! Da lunedì possiamo tornare a muoverci all’interno della regione. Posso tornare in esplorazione ☺️