Tsaplana – Un incantevole belvedere su Cogne, il Vallone del Grauson e Valnontey
- Ottobre 12, 2022
- by
- Maria Paola Salvanelli
Un piacevolissimo itinerario, soprattutto da percorrere nel periodo autunnale. In generale, l’autunno è la mia stagione preferita e tutti i sentieri mi sembra acquistino un fascino maggiore, in particolare dopo un’estate così torrida, tornare a camminare senza boccheggiare rende l’esperienza molto più gradevole. E, dettaglio di non minore importanza, c’è finalmente meno gente, soprattutto sui sentieri più frequentati e facili come questo che sto per descrivervi.
La Tsaplana, la cui cima è caratterizzata dalla statua bianca di una madonnina, è considerata una cima minore, tuttavia regala un panorama invidiabile. Già salendo la vista spazia sempre più lontano, prima su Gimillan, poi su Cogne e i prati di Sant’Orso, e man a mano che si guadagna quota si arriva a vedere la Valnontey e il Gran Paradiso. Una volta in vetta sono visibili anche la vetta della Grivola, della Tersiva e, più in lontananza, del Monte Bianco. Ovviamente dovete scegliere una giornata di bel tempo, io purtroppo sono stata penalizzata da nuvoloni che andavano e venivano ma sono riuscita ugualmente ad apprezzare l’itinerario.
Si risale in auto tutta la vallata di Cogne. Alla rotonda che si trova appena prima di entrare nell’abitato si gira a sinistra seguendo le indicazioni per Gimillan. Si raggiunge una seconda rotonda e, seguendo le indicazioni, si tiene sempre la sinistra. Raggiunta la frazione di Gimillan potete lasciare l’auto nel parcheggio all’ingresso del paese, arrivando lo trovate sulla vostra sinistra. Oppure attraversare l’abitato seguendo le indicazioni per Alpe Grauson/Laghi (si tratta di cartelli in legno affitti alla staccionata di una casa); tenendo la destra raggiungerete il torrente Gimillan. All’altezza di un ponticello in legno trovate un piccolo parcheggio sulla sinistra. Oltre il ponticello trovate la classica segnaletica gialla. E’ esattamente quello l’imbocco del sentiero che conduce alla Tsaplana: sentiero 3D. Il primo tratto è comune al tragitto che conduce a Pian di Teppe.
Si inizia a salire per un sentiero che, simile ad una serpentina, parte subito abbastanza ripido ma dopo circa 15/20 minuti la pendenza si fa più dolce. Si attraversa uno splendido lariceto che nella stagione autunnale vi riceverà con un soffice tappeto rosso su cui potrete camminare.
Raggiunto un primo bivio, tengo la sinistra e procedo nuovamente in evidente salita.
Raggiungo un incantevole belvedere con tanto di panchina per apprezzare al meglio la vista.
La catena del Gran Paradiso oggi si diverte a giocare a nascondino con le nuvole. Ovviamente in una giornata limpida il panorama sarebbe ancora più spettacolare.
Procedo sempre nel bosco fino a raggiungere un secondo bivio. Fate attenzione perchè il segnavia è disegnato su di una pietra; non è evidente ed anche un pò scolorito.
Se ad un certo punto vi accorgete che il sentiero procede in discesa è indicativo che avete sbagliato qualcosa. Non vi preoccupate, mi è successa la stessa cosa. Prima però di ritrovarvi nuovamente a Gimillan (senza aver raggiunto mai la vetta), tornate sui vostri passi. Se non altro, questo piccolo imprevisto mi ha dato l’opportunità di scovare una strada alternativa per il ritorno e compiere un anello.
Si sale dolcemente fino ad uscire dal bosco e risalire per ampi pendii erbosi, fino alla piana di Perché. Qui trovate i ruderi di un vecchio alpeggio e una croce in legno.
La vista si apre ora sul vallone di Grauson, ben visibili gli alpeggi del Grauson superiore e inferiore.
La traccia per la Tsaplana è sempre ben evidente; se fino ad ora siamo saliti in maniera progressivamente dolce, ora la salita diventa più ripida. Sulla destra si interseca con un sentiero che porta al vallone del Grauson. Trascuratelo e continuate a salire, fino a raggiungere un promontorio roccioso e dei paravalanghe. Siete arrivati. Dovreste già intravedere la sagoma della madonnina poco distante.
La madonnina della vetta è situata sul costone che sale fino a Punta di Arpisson (3.030 mt) dove sarei voluta salire ma la fitta nebbia che è scesa nel frattempo mi obbliga a rimandare l’ascesa per un’altra occasione.
Approfitto della presenza di alcune sedute in legno e della totale assenza di vento (fenomeno abbastanza raro) per consumare il mio pranzo al sacco. Dopo una breve pausa mi accingo a scendere.
Per la discesa potete utilizzare lo stesso itinerario della salita ma la mia curiosità è ormai attratta dal sentiero di cui ho percorso un tratto, per sbaglio, questa mattina. Dopo aver consultato la mia app dei sentieri ed essermi accertata di arrivare all’auto decido di provarlo.
Al famoso bivio tengo quindi la destra. Sto percorrendo il sentiero 3B. Il sentiero si sviluppa in discesa e prevalentemente nel bosco, fino a Pian di Teppe, dove si trovano alcune baite davvero incantevoli.
Da qui una fitta cartellonista vi indicherà la direzione da tenere per raggiugere Gimillan, anche se è abbastanza intuitivo. Utilizzo il sentiero 3. Mi immetto in una carrareccia che costeggia un tratto di torrente, ora completamente in secca, fino ad una cappellina votiva. Dallo sterrato mi immetto su strada asfaltata e attraversando le ultime case che compongono l’abitato di Gimillan, faccio ritorno all’auto.
TABELLA RIASSUNTIVA
- Partenza da Gimillan quota 1.788 mt
- Arrivo Tsaplana quota 2.685 mt
- Dislivello complessivo 897 mt
- Tempo A/R 4 ore, soste escluse
- Totale 19 km