Valgrisenche – Rifugio Chalet de L’Epée & Col Fenêtre
- Agosto 06, 2022
- by
- Maria Paola Salvanelli
Oggi torno nella mia amata Valgrisenche.
La prima parte dell’escursione che sto per descrivervi fino al Rifugio Chalet de l’Epée (2.366 mt) è adatta a tutti, mentre la seconda parte, quella che conduce al Col Fenêtre ( 2.854 mt) è indicata ai più allenati.
Attraverso in auto tutta la Valgrisenche, supero il capoluogo, cosi come la graziosa frazione di Bonne, costeggio tutto il Lago Beauregard caratterizzato dalla imponente Diga, fino a raggiungere la frazione di Usellières.
Qui trovo un comodo parcheggio gratuito, punto di partenza di una recente escursione al Rifugio Bezzi. Se vi siete persi il post lo potete trovare a questo link.
All’imbocco del sentiero trovate un piccolo baretto dove ho sempre piacere a scambiare qualche chiacchiera con i gestori. Tra l’altro hanno delle brioche buonissime e fanno un ottimo caffè!
Seguendo la chiara segnaletica imbocco l’ampia e comoda forestale che costeggia la Dora della Valgrisenche. Il primo tratto è lo stesso che conduce al Rifugio Bezzi. Arrivata al bivio tengo la sinistra.
La poderale sale guadagnando dolcemente quota. Supero l’Alpe privato Arbolle fino a raggiungere un nuovo bivio.
A questo punto avete due opzioni: proseguire per la strada sterrata, alternativa che vi consiglio esclusivamente se avete delle e-bike, oppure imboccate il sentiero panoramico che si stacca sulla vostra destra. Questa alternativa seppur leggermente più impegnativa vi garantisce un paesaggio più vario e nella prima oretta di cammino potrete beneficiare dell’ombra e della frescura del bosco.
Durante questa estate infuocata è un dettaglio di cui fare tesoro.
Attraverso da un subito un tratto di bosco caratterizzato dalla presenza di meravigliosi larici secolari. Sono maestosi, alcuni hanno più di 500 anni.
Il sentiero sale con una serie di ampi tornanti guadagnando quota fino all’ampio Vallone d’Invergnou dove si trova l’alpeggio di Mont Forciaz (2.181 mt). Proseguo ora sempre su sentiero 9a tra cespugli di rododendro e mirtillo, già carichi dei loro buonissimi frutti. Qui una pausa è d’obbligo.
Attenzione. Spesso vicino ai cespugli di mirtillo nero ( conosciuto anche come mirtillo selvatico, quello di cui tuti siamo ghiotti) ne crescono di molti simili e in questo periodo dell’anno sono ugualmente carichi di invitanti palline scure la cui forma è molto simile a quella dei mirtilli neri anche se pò più ovale che tonda. Anche le foglioline della pianta sono più ovoidali rispetto quelle allungate dei mirtilli selvatici. Non vi faranno male, a meno che non ne mangiate una vagonata, ma non sanno di nulla. La differenza è molto sottile e non è facile distinguerle. Io sono riuscita a mettere bene a fuoco la differenza nel momento in cui le ho trovate una di fianco all’altra.
Oltrepasso il torrente su un comodo ponte e passo davanti alle baite dell’alpe Mont Forciaz. Qui si staccano diversi sentieri: il numero 10 che conduce al Bivacco Ravelli, il sentiero balcone tra i Rifugi Bezzi-Epèe descritto nell’ link condiviso all’inizio di questo post e quello che oggi interessa a me che trovo sulla destra e risalendo il costone erboso del Mont Forciaz.
Con una ripida diagonale a mezza costa e molto panoramica raggiungo un bellissimo pianoro.
Dalla sommità del costone, proseguo su evidente sentiero che si snoda attraverso grossi sassi.
Il Rifugio è già ben visibile in lontananza.
L’ultimo tratto poco prima del Rifugio si congiunge nuovamente con la strada sterrata che vi avevo caldamente sconsigliato di utilizzare per salire. Ancora 5 minuti e raggiungo il Rifugio.
Il Rifugio Chalet dell’Epèe è stato costruito nel 1986 e prende il nome dal vicino alpeggio omonimo. Nei pressi del Rifugio trovo un bellissimo crocifisso ligneo realizzato nel 1993 dallo scultore valdostano Franco Crestani.
Il tempo di salita fino a qua è di circa 2 ore.
Come vi dicevo in apertura questa potrebbe già essere la vostra destinazione finale per l’escursione odierna. Dal Rifugio si gode di una splendida vista.
Dal profumo che arriva dalla cucina sono anch’io per un momento tentata di fermarmi ma la “fame” di cima ha come sempre il sopravvento.
Mi incammino per il sentiero che sale alla destra del Rifugio e che fa parte dell’Alta Via 2.
Dopo una serie di ampi tornanti mi addentro nel Vallone del Bouc. L’ambiente cambia drasticamente. Il sentiero si sviluppa inizialmente tra ampi pascoli poi man a mano che si avanza su terreno detritico diventa sempre più solitario e selvaggio.
Sul fondo del Vallone è ben visibile la stretta forcella del Col Fenêtre, seguo con lo sguardo il sentiero fino alla pietraia, dove sembra sparire, inghiottito dalle pietre.
Vedo le sagome colorate di alcune persone sulla forcella ed altre intente a scendere; questo mi è di conforto, anche se per il momento non ho ben chiara la direzione che dovrò prendere ma sono fiduciosa. Sono quei sentieri impossibili da identificare fino a che non si calpestano.
Nell’ultimo pezzettino si sale a zig zag su un terreno un pò franabile, assicuratevi di avere bastoncini e buone scarponcini da trekking. Questo è l’unico tratto che ho trovato un pò più faticoso.
Il Col Fenêtre è una stretta forcella che separa la Valgrisenche da Rhêmes Notre Dame e come suggerisce il nome stesso è una vera e propria finestra panoramica che si affaccia sul Massiccio del Gran Paradiso che oggi si diverte a giocare a nascondino tra le nuvole.
Raggiunto il colle un nuvolone grigio fa sparire il sole e la temperatura scende improvvisamente. Tempo di scattare un paio di foto e inizio subito la discesa per non raffreddarmi troppo.
Il ritorno avviene sullo stesso itinerario della salita fino al Rifugio, poi per variare decido di provare a scendere per la strada sterrata.
Sapevo che me ne sarei presto pentita. Sicuramente è molto distensiva per le gambe, tuttavia come tutte le sterrate è lunga, noiosa e questa in particolate non è per niente panoramica; in aggiunta è tutta sotto al sole che nel frattempo è tornato. Unica nota positiva diversi cespugli di lamponi che addolciscono la mia discesa.
TABELLA RIASSUNTIVA
- Partenza da Usellières: quota 1.785 mt
- Tappa intermedia: Rifugio Chalet de l’Epee quota 2.366 mt
- Arrivo Col Fenêtre: Quota 2.854 mt
- Dislivello complessivo: 1.069 mt
- Tempo A/R: 5 ore
- Totale km: 19,6