Valle d’Aosta – Alla scoperta della VALNONTEY
- Marzo 03, 2021
- by
- Maria Paola Salvanelli
Questa nuova escursione mi ha portato in Val di Cogne, più precisamente in Valnontey (1.666 mt) una frazione laterale e isolata a sud del capoluogo, formata da un pugno di case in legno e pietra, tipiche della Valle. Siamo all’interno del Parco Nazionale del Gran Paradiso e nonostante la zona sia parecchio frequentata l’incanto del panorama che si apre davanti ai miei occhi non ne rimane intaccato.
Raggiunta Cogne (1.534 mt) svolto a destra prima di entrare nel centro cittadino e seguo le indicazioni per Valnontey, distante circa 3 km. Trovo un ampio e comodo parcheggio a pagamento. € 4 per l’intera giornata. Vi consiglio di avere un po’ di moneta con voi, in alternativa vicino al parcheggio si trovano diversi bar e pizzerie dove potete sempre prendere un caffè prima di iniziare la vostra passeggiata.
Costeggio il piccolo parco giochi e mantenendomi alla destra orografica del fiume Valnontey raggiungo l’imbocco del sentiero.
Prima tappa Valmiana (1729 mt). Con la neve impiegherò un po’ di più dei 40 minuti indicati sulla cartellonistica ma non ho fretta. È una meravigliosa giornata di sole che voglio assaporare senza guardare troppo l’orologio. Non saranno necessarie le ciaspole, il sentiero è ben battuto e non nevica da parecchie settimane, anzi negli ultimi giorni le temperature in rapida ascesa lasciano presagire un arrivo anticipato della primavera. Motivo in più per scegliere con attenzione gli itinerari, durante questa facilissima passeggiata ho sentito spesso il ghiaccio staccarsi della roccia nel versante opposto, creando boati sordi e un tantino allarmanti. Sapevo di essere in totale sicurezza ma ammetto che sono rumori che mettono sempre un po’ in agitazione.
Come accennavo la passeggiata è davvero semplice con un dislivello quasi inesistente, adatta veramente a tutti. Si attraversano boschi di abete bianco, abete rosso, larici e betulle. Addentrandovi nel vallone, non è raro osservare gli animali selvatici che vivono nel parco: scoiattoli, volpi, stambecchi, e camosci. Se sarete molto fortunati gli avvistamenti potrebbero essere ravvicinati, in tal caso vi raccomando sdi non dare cibo e di gustarvi questi incontri in religioso silenzio, in modo da non essere di disturbo ai veri padroni di casa. All’interno del Parco nidifica il gipeto, troverete diversi pannelli descrittivi e se avete la pazienza di fermarvi ad osservare, specie in questo periodo in cui gli alberi sono ancora secchi, potreste scorgere qualche nido. Qui ho avuto il mio secondo incontro con questo maestoso rapace, un incontro non ravvicinato come il primo ma è bastato per riempirmi il cuore di gioia.
Raggiunta Valmiana proseguo oltre. Il sentiero è ben battuto, non vi potete sbagliare, basta seguire le indicazioni per pedoni e cascatisti, avendo l’accortezza di non calpestare i binari della pista da fondo nei diversi punti in cui i due percorsi si intersecano.
Raggiungo le fonti dell’Erfaulet, qui in prossimità del ponte omonimo (1830 mt) la vista sul massiccio del Gran Paradiso lascia a bocca aperta. Cercando un po’ di informazioni sul web avevo letto “Valnontey, la finestra sul Gran Paradiso”, non potevano trovate definizione più calzante. Purtroppo, la foto non rende merito all’incanto del momento, avevo anche il sole contro. Non posso che invitarvi ad andare a verificare di persona.
Attraverso il ponte e provo a proseguire ma da ora in poi si affonda fino al ginocchio. Rimpiango le ciaspole che ho lasciato in macchina. Insito ma non è sensato proseguire oltre. Vorrà dire che ho una valida scusa per tornare presto in questa zona, approfittando di una rete sentieristica molto variegata. Per non parlare del bellissimo anello per lo sci di fondo. Non pratico sci di fondo ma posso sempre iniziare, no?
Il rientro avviene sullo stesso tracciato dell’andata.
2 Comments
roberto
7th Mar 2021 - 11:56Buongiorno…un posto da visitare assolutamente
Maria Paola Salvanelli
10th Mar 2021 - 16:44Grazie per il tuo passaggio Roberto! Buona giornata