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Porto, mini guida pratica per organizzare il viaggio

Ultimamente il Portogallo è diventata la meta prediletta delle mie vacanze. Di ritorno dal trekking sull’isola di Madeira ho approfittato dello scalo a Porto per visitare questa città su cui avevo grandi aspettative. Aspettative che sono state ampiamente soddisfatte.  Ecco, non è stato esattamente uno scalo tecnico, a Porto mi sono fermata 4 giorni pieni e per una volta ho fatto le cose con calma. Una volta che inizierete a passeggiare per la città vi renderete presto conto che le distanze sono nettamente inferiori a come uno se le aspetta (non sono come Lisbona per intenderci) e le attrazioni principali sono tutte a portata di mano (o di piedi), questo però non vi autorizza ad organizzare una maratona per vedere tutto in tempi record. Dopotutto Porto è una città dove la vita scorre placida come le acque del fiume Duoro che la attraversa, fiume che un tempo era usato per il trasporto delle botti di legno dove veniva fatto invecchiare il porto. Ecco la città di Porto, come il suo famoso liquore, va assaporata lentamente affinchè se ne possano cogliere tutte le diverse note.

Qualche piccola dritta di carattere organizzativo e poi vi racconto di come ho pianificato la visita della città.

VOLO

Raggiungibile dall’Italia con un volo di circa 2 ore e mezza. Io sono arrivata con TAP da Funchal (Madeira) e sono rientrata su Bologna con RYANAIR. 

PERNOTTAMENTO

Quando non si conosce una città è sempre difficile identificare in quale zona pernottare. Un po’ ci si basa sulle recensioni, un po’ si va a sentimento (e aggiungiamo anche un pizzico di fattore C. che non guasta mai). L’Hotel da noi prescelto si è rivelato ottimo: THE GATE. Forse non bellissimo a livello strutturale, l’ingresso lascia alquanto perplessi. Un palazzo grigio e anonimo, la reception si trova al secondo piano mentre le camere sono dislocate ai piani superiori. A parte questi dettagli trascurabili, STRA- consiglio questo Hotel. Le camere sono silenziose, pulite e dotate di tutti i comfort, con cambio giornaliero degli asciugamani. La colazione a buffet è varia e abbondante, dal salato al dolce, tutti prodotti freschi e di ottima qualità, compresi gli straordinari Pastéis de nata per cui ho sviluppato una sorta di dipendenza. Ubicato in una posizione favorevole per giare a piedi tutta Porto. Si trova a pochi passi dalla stazione di Sao Bento, dal mercato bolhão (purtroppo al momento chiuso per restauro) e ad una decina di minuti a piedi dalla Torre dos Clérigos.

CUCINA

Come in tutte le altre zone del Portogallo che recentemente ho avuto la fortuna di visitare, anche a Porto potrete mangiare piatti gustosi senza che la spesa incida troppo sul vostro portafoglio.

Qui di seguito vi lascio l’elenco dei ristoranti che ho testato personalmente, un po’ basandomi sulle recensioni trovate in rete un po’ affidandomi alla mia infallibile bussola gastronomica.

  • ZENITH – Brunch & Cocktails Bar, Praça de Carlos Alberto 86

Locale piccolino e spesso affollato ma se pazientate riescono a servire tutti. Lo trovate nella graziosa piazzetta Carlos Alberto, a due passi dalle Chiese gemelle do Carmo & Carmelitas. Il posto ideale per un brunch o un pranzo veloce ma appetitoso: uova, pancake e smoothies bellissimi da vedere e altrettanto buoni. Abbiamo preso uova alla Benedict con aggiunta di salmone. Le uova erano adagiate su una fetta di pane tostato con avocado e salsa bernese, FAVOLOSE!!! Spesa totale con acque, 2 birre e 2 caffe € 27

  • CERVEJARIA BRASAO, Coliseu R. de Passos Manuel 205

Accogliente birreria, ben arredata e dove poter assaggiare la miglior Francesinha di Porto.
Esistono due locali, uno più piccolo, ubicato in R. de Ramalho Ortigão, zona Baixa, ma è impossibile entrare senza prenotazione. Noi, sotto consiglio degli stessi gestori, siamo andati del locale del Coliseu, che era anche più vicino al nostro hotel. Il personale è giovane, veloce e molto disponibile. Il menu è abbastanza ristretto, come in tutti i ristoranti di Porto, ma noi volevamo testare il super panino portoghese e mangiato quello vi assicuro che siete a posto fino al giorno dopo e oltre! La Francesinha è un’autentica bomba calorica composta da due spesse fette di pane ripiene di una fettina di vitello, salsiccia e qualche fetta di chouriço (salame piccante locale). Il tutto cosparso di formaggio fuso e annegato nella salsa alla birra. Si tratta dunque di un super panino non adatto ad essere morso mentre camminate per la strada, necessita di coltello e forchetta. Pare sia nato dall’estro culinario di un cuoco portoghese di ritorno dalla vicina Francia, una rivisitazione in chiave calorica della croque monsieur francese. Potete optare per la versione classica oppure con l’uovo sopra. Accompagnatela da tante patate fritte e una Super Bock fredda o una bottiglia di vino fresco. Per 2 Francesinha, un vassoio di patatine fritte, una bottiglia di vino, acqua e caffè, abbiamo speso circa € 40. Sicuramente vi causerà qualche “intoppo digestivo” ma è da provare almeno una volta.

Porto, Francesinha

  • MERCERIA MIRAFLORES, R. das Flores 110

Una piccola gastronomia in cui è anche possibile mangiare. Il negozio è delizioso e arredato con cura, nessun dettaglio è lasciato al caso. I prodotti sono tutti biologici e si possono pure acquistare. Abbiamo preso un misto di formaggi e salumi portoghesi (la marmellata alla zucca di accompagnamento era davvero incredibile!), un’insalata con filetto di tonno delle Azzorre e pomodori datterini ed una bruschetta con acciughe salate. Come dolce il classico Pasteis de Nata e una torta alle carote e cioccolato. Tutto molto buono e fresco. Spesa totale con acqua, due calici di vino e caffè € 30. Considerata la genuinità dei prodotti ottimo il rapporto qualità prezzo.

  • RISTORANTE COZINHA CABRAL, R. do Dr. Sousa Viterbo 65

Un bel ristorante dalla atmosfera accogliente e rilassata ma con cucina di alto livello. Offre una cucina tradizionale rivisitata, con una cura particolare alla presentazione. Mi ha fatto piacere vedere che il locale era frequentato da locali, in genere è sempre un ottimo biglietto da visita. Leggermente più caro rispetto ad altri ristoranti della zona ma il servizio curato e la qualità dei piatti ne giustificano il posizionamento più elevato. Zuppa di pesce, spigola con riso allo zafferano, patate e asparagi in tempura, polipo fritto, acqua, una bottiglia di vino e caffè. Spesa totale € 70

  • TASCA VASCO, Rua Sá de Noronha, 61

Non troverete recensioni su questo ristorante perché di nuovissima gestione. Lo abbiamo trovato per caso gironzolando attorno a piazza Carlos Alberto. Come suggerisce il nome si tratta di una Tasca, tipica osteria portoghese, con menù ridotto ai piatti tipici locali. Rispetto alle tascas tradizionali più rustiche, questo locale è molto curato e ogni dettaglio è scelto con cura. Come da tradizione la cucina è buona e genuina ma le porzioni sono più umane. Nelle tascas in genere è difficile arrivare in fondo al piatto.  Abbiamo ordinato un polipo con patate (e aglio, tanto aglio ma così vuole la tradizione), una tartare di tonno, acqua, 2 birre e 2 caffè. Spesa totale circa € 40. Nel complesso buono.

  • CANTINA 32, Rua Flores 32

Siamo stati in questo locale per la nostra ultima cena a Porto, prenotando un tavolo il giorno prima.  Arredato in stile industriale con tavoloni in legno e luci “strategiche” che scaldano un ambiente moderno e informale. Il personale è giovane, cordiale e veloce. Il menù offre piatti tipici ma rivisitati in chiave moderna. Abbiamo ordinato un tagliere di formaggi, foie gras con riduzione di cipolle al porto, baccalà al forno con patate e un entrecôte sempre accompagnata da patate. Con acqua, vino e caffè abbiamo speso un totale di € 80

  • TAVERNA SAN ANTONIO, R. das Virtudes 32

Ecco la tipica tasca portoghese, dove entrare solo se siete veramente affamati! Piccolo locale a conduzione familiare, il menù è semplice e limitato a solo 5 portate che variano in base alla stagione e all’estro creativo della cuoca. Piatti abbondanti, genuini e super economici. Il servizio non è dei più rapidi ma il personale è molto cordiale e sempre sorridente nonostante la confusione tipica delle ore di punta. Abbiamo ordinato 2 portate principali: guance di maiale e spezzatino di vitello con piselli e patate. Le porzioni erano talmente abbondanti che potevamo limitarci ad un solo piatto da dividere. Nonostante stessimo esplodendo abbiamo voluto assaggiare anche la mousse al cioccolato che ci faceva l’occhiolino dai tavoli a fianco ed era da leccarsi i baffi. Con birra, acqua e caffè la spesa totale è stata di € 25,50. Ve lo consiglio, non solo per l’eccezionale rapporto qualità prezzo ma perché ci si sente davvero a casa.

COSA FARE E COSA VEDERE

Ecco come abbiamo organizzato i nostri 4 giorni a Porto. Volendo si può fare tutto anche in 3 tre giorni ma per una volta abbiamo voluto fare le cose con calma, assaporando ogni singolo momento.

ITINERARIO DEL 1 GIORNO

  • Rua Santa Catarina
  • Cafè Majestic
  • Capelas das Almas
  • Mercado do Bolhão
  • Iglesia da Trinidade
  • Torre de los Clérigos
  • Livraria Lello & Irmão
  • Iglesia do Carmo e la Iglesia do Carmelitas
  • Museo della fotografia
  • Miradouro da Vitória

 

Raggiungiamo Rua Santa Catarina, a soli 5 minuti a piedi dal nostro Hotel. Qui si trova lo storico Cafè Majestic. Avevamo già fatto un abbondante colazione in Hotel ma si sa, a noi italiani piace iniziare la giornata con un buon espresso da bar. Purtroppo, è domenica ed è il giorno di riposo settimanale del Cafè. Torneremo in un altro momento, intanto lo abbiamo localizzato.

Percorrendo Rua Santa Catarina, una via pedonale gremita di negozi, sia di marche locali che internazionali, raggiungiamo Capelas das Almas, la chiesa più instagrammata della storia, completamente ricoperta di azulejos dipinti a mano che ritraggono la vita di vari santi, tra cui la morte di San Francesco e il martirio di Santa Caterina. Sapevo che era famosa per i suoi azulejos ma non ero pronta a tanto splendore. Rimango letteralmente a bocca aperta in adorazione.

Porto, Capelas das Almas

Una volta ripresa dallo stupore cerco un’angolatura per scattare una foto che le faccia onore ma invano. L’andirivieni di persone e turisti che si fanno selfie non aiuta e alla fine rinuncio, sempre più convinta che certe meraviglie vanno viste con i propri occhi. Entriamo per una visita veloce all’interno, ma essendo domenica stanno celebrando la funzione religiosa. Nel rispetto dei credenti raccolti in preghiera ci limitiamo ad osservare la chiesa dal fondo della navata e proseguiamo il nostro giro esplorativo della città di Porto.

Passiamo davanti al Mercado do Bolhão, un mercato attivo dal 1839 dove è possibile acquistare prodotti freschi, dalla frutta e verdura, ai formaggi e al pesce. Gettonatissimo tra i turisti attratti anche dal caratteristico edificio in stile neoclassico che lo ospitava, ma al momento è chiuso per restauro. I banchi sono stati momentaneamente trasferiti in uno stabile vicino e al momento il mercato ha, ahimè, perso un po’ del suo fascino.

Sempre a piedi raggiungiamo l’austera Iglesia da Trinidade, meno conosciuta rispetto le altre ma anche questa finemente decorata da numerosi azulejos.

Porto, Iglesia da Trinidade

Gli azulejos non compaiono solo sulle facciate delle chiese, tenete gli occhi aperti e vedrete che tutti i palazzi della città presentano queste decorazioni, anche i palazzi più fatiscenti e malconci possono vantare la presenza di queste famose “piastrelle azzurre”, anche solo ad incorniciare una finestra.

Porto

Scendiamo per Avenida Dos Aliados, un ampio viale in stile parigino dove svettano eleganti palazzi beaux arts, fino al Municipio per poi risalire, rigorosamente a piedi, verso Rua dos Clérigos e salire sulla omonima torre e dare uno sguardo alla città da 76 metri di altezza. L’ingresso per la Torre de los Clérigos è a pagamento, € 10 a persona. Ci aspettano 225 scalini ma la fatica verrà ripagata.  Questa torre campanaria è stata progettata dall’architetto italiano Niccolò Nasoni, sepolto nella chiesa adiacente.

Porto, Torre de los ClérigosPorto, Torre de los ClérigosPorto, Torre de los Clérigos

È la volta di una visita alla famosa Livraria Lello & Irmão, in R. das Carmelitas, una libreria storica inaugurata agli inizi del ‘900 dai fratelli Lello. Coniuga in maniera sapiente e armonica elementi gotici e liberty. Si narra che l’ampia scalinata che porta al piano superiore abbia ispirato J.K. Rowling, che lavorò a Porto per 3 anni come insegante di inglese, nella stesura del primo volume della saga di Harry Potter. Che siate o meno fan del maghetto la libreria è un posto che va visitato. Purtroppo, oggi i turisti sembrano essere anche più numerosi dei libri in vendita. Mi sarebbe dispiaciuto non entrare ma non posso certo dire di essermi goduta la visita. L’ingresso è a pagamento (€ 4 a persona), potete fare i biglietti nel negozio di souvenir all’angolo. In caso acquistiate qualche libro, il costo del biglietto vi verrà scontato dal conto complessivo.

In questa zona trovate due negozi bellissimi per acquistare un ricordino.  Trovate di tutto, dalle scatolette di sardine ai saponi, abbigliamento e oggettistica di designer emergenti, sono Fernandes, Mattos & Ca, proprio di fianco la libreria e A VIDA PORTOGUESA, in R. de Cândido dos Reis, poco più avanti sulla sinistra.

Raggiungiamo Praça Carlos Alberto, una graziosa e tranquilla piazzetta dedicata al re italiano Carlo Alberto che trascorse gli ultimi mesi della sua vita in esilio a Porto. Al centro della piazza sorge un Monumento dedicato ai morti della Grande Guerra, opera dell’artista Henrique Moreira.

Porto, Praça Carlos Alberto

Qui scorgiamo un grazioso locale dove decidiamo di fermarci per pranzo, lo Zenith. Ve ne ho parlato nel paragrafo dedicato ai ristoranti.

Rifocillati riprendiamo il nostro giro. Siamo a due passi da una delle piazzette principali della città dove sorgono la Iglesia do Carmo e la Iglesia do Carmelitas, due chiese gemelle dichiarate patrimonio nazionale. Sono definite gemelle ma solo per la vicinanza, sono in realtà molto diverse. L’ Iglesia do Carmo è del XVIII secolo, come da tradizione ricoperta di azulejos sempre dipinti a mano che ritraggono scene della vita di Maria Vergine. La Iglesia do Carmelitas venne costruita nel XVII secolo, è in stile neoclassico, decisamente meno sfarzosa della gemella in stile rococò.

Porto, Iglesia do Carmo e Iglesia do CarmelitasPorto, Iglesia do Carmo e Iglesia do CarmelitasPorto, Iglesia do Carmo e Iglesia do Carmelitas

Torniamo verso la Torre de los Clerigos, come avrete capito queste attrazioni sono tutte molto vicine, per fare visita al Museo della fotografia, il cui ingresso è gratuito. Ospitato nel palazzo del ‘700 dove un tempo si trovavano la Corte d’appello ed il carcere della città. Trovate una collezione permanente che va dai primissimi strumenti fotografici ai modelli più attuali. Per gli amanti del genere è una collezione sicuramente completa e curiosa, trovate anche le detective Kodak, macchine fotografiche per spie nascoste in pacchetti di sigaretta o accendini e tante altre chicche. Ci sono anche mostre temporanee ma quella che ho trovato io ammetto non fosse un gran chè. Il Museo della Fotografia si trova ai margini del quartiere ebraico, un groviglio di stradine e vicoli medioevali che visitiamo subito dopo.

Porto, Museo della Fotografia

Girando senza una meta precisa per il quartiere ebraico raggiungiamo il Miradouro da Vitória da dove si gode di una splendida vista dell’intera città, dalla cattedrale de Sé, al Ponte de Dom Luís fino al quartiere Vila Nova do Giaia, con tutte le sue cantine che animano l‘altra sponda del Duoro.

Porto, Miradouro da Vitória

Concludiamo la giornata rilassandoci stesi sull’erba del giardino vicino al museo della fotografia. Ci prendiamo una birra e la sorseggiamo all’ombra di un ulivo, in questo giardinetto di piccole dimensioni ma di grande carattere. Come vi dicevo in apertura, Porto va assaporata ad un ritmo molto slow.

DSC_0385

Per cena andremo alla Cervejaria Brasao, di cui vi ho già parlato.

Per evitare che questo post diventi lungo oltre misura, lascio il resoconto degli altri giorni al prossimo articolo. Stay tuned, sto preparando una gallery di immagini di tutto rispetto 🙂

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