PUGLIA: dalla Valle d’Itria a Polignano a Mare
- Giugno 29, 2017
- by
- Maria Paola Salvanelli
Prima di rientrare a Bari, dove un volo della Ryan Air ci riporterà a casa, visitiamo tre famose località pugliesi: Locorotondo, Cisternino e Polignano a mare. Cittadine relativamente vicine e simili tra di loro ma allo stesso tempo uniche nella loro semplicità.
Locorotondo, è una delle località più fotografate della Val d’ Itria e rientra a pieno titolo nella mia personale classifica dei Borghi più belli d’ Italia.
Il nome Locorotondo deriva dal latino Locus Rotundus (luogo rotondo); il centro storico, costruito sulla sommità di un colle, è infatti ancora protetto da antiche mura circolari.
Prima di addentrarvi nel cuore di Locorotondo vi invito a contemplare il bellissimo panorama che si può ammirare dal suo Belvedere: distese infinite di uliveti e vigne puntellate qua e là dai caratteristici tetti a cono dei trulli, che a me ricordano tanto le case dei folletti ritratte sui libri di favole che mi leggevano da bambina. I trulli inizialmente erano un riparo per chi lavorava nei campi ma in seguito divennero delle vere e proprie abitazioni.
Se Alberobello mi ha colpito per la sua unicità, Locorotondo non è da meno.
Vicoletti lastricati in pietra chiara che si snodano tra abitazioni di calce bianca che sotto il forte sole della Puglia risplendono di una luce abbagliate. Il riverbero della luce era talmente forte che appena sfilavo gli occhiali da sole per scattare una foto iniziavano a lacrimarmi gli occhi. Dal numero spropositato di foto che ho scattato potrei quasi affermare di avere pianto tutto il tempo! Ma, anche quando, erano lacrime di gioia, perché Locorotondo è di una bellezza unica.
Il bianco avvolge ogni cosa ed esalta i colori dei balconi in fiore.
Alcune abitazioni hanno tetti a punta rivestiti di chiancarelle, lastre calcaree di cui è ricco il sottosuolo.
Queste abitazioni sono dette “cummerse”, sono abitazioni molto peculiari di questa località che ricordano l’architettura tipica del Nord Europa.
Ad una decina di km di distanza troviamo Cisternino, un altro imperdibile borgo della Valle d’Itria.
Anche qui è il bianco accecante a fare gli onori di casa e visto che facciamo quasi fatica a tenere gli occhi aperti ci addentriamo nei vicoletti del centro storico senza un itinerario preciso, lasciandoci guidare dal caso e assaporandone ogni angolo: scale, portoni, archi e cortili che odorano del fresco profumo dei panni stesi al sole.
A Cisternino regna una quiete quasi soprannaturale, forse si stanno ancora tutti riprendendo dai bagordi del 1 di maggio. Cisternino è famosa per le macellerie aperte fino a tarda notte pronte a servire deliziosa carne fresca scelta al bancone e cucinata all’ interno della bottega.
Oggi molte purtroppo tutte chiuse ma riusciamo comunque a scovare un ottima trattoria dove farci deliziare dalla cucina del territorio, la Trattoria Bère Vecchie.
UNA CURIOSITA’
Ricordate la profezia Maya secondo la quale il 21 dicembre del 2012 sarebbe stata la fatidica fine del mondo?
Secondo un’ interpretazione teorizzata dai seguaci del maestro spirituale indiano Babaji, una comunità insediatasi in un ‘ashram’ tra i trulli nel 1979, Cisternino sarebbe stato l’unico luogo in Italia dove ci saremmo potuti mettere in salvo. La profezia, per fortuna, non si è mai avverata ma la notizia fece tanto scalpore che con l’avvicinarsi della fatidica data Cisternino registrò un impennata nelle prenotazioni durante il periodo prenatalizio, accrescendo la fama a livello turistico di questo incantevole Borgo nel cuore della Val d’Itria.
Ultima tappa obbligata del nostro tour di primavera è Polignano a Mare e come suggerisce il nome stesso finalmente vediamo anche il mare!
Tra le scale di pietra e i muri bianchi della case spiccano parole in rima, poesie e frasi celebri. Parole che rendono questo piccolo borgo marinaro estremamente romantico e lo hanno reso celebre anche agli occhi di chi ancora non c’è stato.
Se a Locorotondo e Cisternino il tempo scorre lento qui le lancette dell’orologio sembrano essersi definitivamente fermate.
Con una breve passeggiata raggiungiamo Cala Porto, lo scorcio più famoso di Polignano e quello più fotografato, con la sua minuscola spiaggia di ciottoli bianchi e delimitata dalle alte rocce che sembrano quasi abbracciare la caletta per proteggerla.
Ma il posto che più ho amato a Polignano è Pietra Piatta, uno sperone roccioso dal quale si possono ammirare le case bianche del centro storico addossate le une alle altre e contemplare il mare blu e profondo avvolti dal profumo della salsedine.
Non potevamo salutare Polignano senza prima dedicare due minuti alla statua di bronzo alta circa 3 metri che dal 2011 si erge sul lungomare e raffigurante il cantante Domenico Modugno, nato qui a Polignano e divenuto celebre in tutto il mondo con “Nel blu dipinto di blu”.