Col du Gran Ferret & Col du Petit Ferret, anello da Arnouva

Oggi vi porto nella meravigliosa Val Ferret, una delle mie vallate preferite. Sono numerose le escursioni che si possono fare in questa zona e ce ne sono per tutti i livelli.

Quello che sto per proporvi porta al Col du Gran Ferret (2.536 mt), colle che mette in comunicazione la Val Ferret con la Svizzera ed offre splendidi scorci panoramici su entrambi i versanti, in particolare è impagabile la vista sul caratteristico ghiacciaio di Pré-de -Bar. Dal Col Ferret, inoltre, la vista abbraccia tutta la Val Ferret fino ad arrivare alla Vel Veny e al lontano Col de La Seigne.

L’escursione ha inizio nella località di Arnouva (1.769 mt), dove trovate un ampio parcheggio. Nella stagione estiva però, per evitare lunghe colonne e traffico eccessivo, l’accesso alla Val Ferret con la propria auto è regolata in fasce orarie molto ristrette. Vi consiglio di utilizzare la navetta gratuita che ferma in diverse località tra Courmayeur ed Entreves. Potete consultare orari e fermate a questo link. Personalmente ho scelto la fermata 11 (campo sportivo) dove trovate un comodo parcheggio gratuito.

Raggiunta Arnouva, attraverso il ponte sul torrente e proseguo su strada sterrata fino ad incontrare il sentiero che si stacca sulla destra segnalato con il simbolo TMB e che conduce al Rifugio Elena (2.054 mt), una grossa struttura in sasso posta alla fine della Val Ferret con vista privilegiata sul sui Ghiacciai di Triolet e di Prè-de-Bar e sulla strepitosa Grandes Jorasses, ghiacciai di cui ogni anno registro la drastica e preoccupante ritirata.

Oggi purtroppo la giornata non è delle migliori e la vista parzialmente oscurata da grossi nuvoloni grigi che non promettono nulla di buono, anche se il meteo promette sole e schiarite dal primo pomeriggio.

Raggiungere il Rifugio Elena è semplice e adatto a tutti.  Potete utilizzare l’ampia strada sterrata con ampi tornanti e poca pendenza (percorsa anche dalle jeep), oppure, come nel mio caso, il sentiero contraddistinto dalla indicazione TMB; la pendenza è maggiore ma anche la gratificazione.  In entrambi i casi il Rifugio Elena è raggiungibile in circa 50 minuti. A mano a mano che si sale la vista è spettacolare, sia sulla valle sottostante che si allontana sempre di più, sia sul ghiacciaio che invece avrete come la sensazione di poter toccare con una mano.

Il sentiero che porta al Col du Gran Ferret parte dietro al Rifugio, sempre contraddistinto dalla segnaletica TMB, ovvero Tour Monte Bianco, un itinerario ad anello attorno al Monte Bianco percorribile in circa 10 giorni utilizzato da molti escursionisti, soprattutto stranieri.

In poco meno di 1 ora e mezza copro i restanti 500 metri di dislivello e raggiungo il confine con la Svizzera.

Un cippo in pietra ed una croce segnano il confine. Proseguendo sul sentiero del TMB si arriva con altre 2 ore e mezza di cammino nella località svizzera di La Fouly. Prima o poi….

Credo la vista da qui sia pazzesca. Oggi posso solo immaginarla. Raggiunta la cima grosse nubi e nebbia che salgono dal versante Svizzero oscurano completamente la visuale, la temperatura cala drasticamente, il vento è forte e mi domando cosa è meglio fare.

Consulto il meteo per assicurarmi che nulla sia cambiato da questa mattina e la probabilità di vedere un bel sole splendente è ancora molto elevata, nonostante risulti difficile crederlo.  Decido di proseguire verso il Col du Petit Ferret (2.510 mt).

Il sentiero è ben segnalato e non presenta alcuna difficoltà, bisogna solo fare prestare un po’ attenzione in alcuni punti dove si restringe. Dopo un lungo e piacevole traverso in quota che mi regala panorami aerei sulla Val Ferret, raggiungo il Col du Petit Ferret, dove resiste un piccolo nevaio.

Ecco finalmente che il cielo si rischiara proprio come mi aspettavo. A questo punto avete due alternative, anzi 3:

• Rientrare utilizzando lo stesso percorso dell’andata, soluzione da me consigliata
• Scendere diretti verso valle, utilizzando il sentiero 24. Arriverete due tornanti sotto al Rifugio. È la soluzione da me percorsa ma bisogna prestare davvero molta attenzione. Il sentiero è molto ripido, sconnesso e in alcuni punti a causa del terreno scistoso molto scivoloso. Da evitare tassativamente in caso di pioggia. Sono tracciati dove bisogna avere piede sicuro e rimanere concentrati al 100% su ogni singolo passo. In caso contrario si rischia di farsi male inutilmente. Sono tracciati sfidanti che personalmente ogni tanto mi piace percorrere, tuttavia non mi sento di consigliarlo. Conosco i miei limiti e so fin dove mi posso spingere, non conosco i vostri e ritendo corretto essere schiettamente sincera.
• Proseguire e raggiungere il Bivacco Forio (2.810 mt), raggiungibile in un’oretta di cammino. Mi hanno confermato che questo ultimo tratto su pietre e rocce è ben segnalato con ometti e bollini gialli e non presenta difficoltà, tranne il dislivello. Collocato ai piedi del Mont Dolent (3.819 mt) e ai margini del ghiacciaio Pré de Bard, il bivacco rappresentano una meta molto interessante ma sarà per un’altra puntata.

Ecco alcune immagini della discesa per darvi un idea della verticalità 🙂

Raggiunta di nuovo la sterrata, guardo il tracciato appena percorso e quasi non lo distinguo.

Raggiunto lo sterrato appena sotto il Rifugio Elena sono scesa verso Arnouva, raggiungendo il punto di partenza della mattina. Il percorso descritto è un anello, come sapete non amo percorrere lo stesso tratto nella stessa giornata ma ovviamente questo resoconto vuole solo essere di espirazione. Potete farne anche solo un tratto, ad esempio arrivare al Colle du Gran Ferret e tornare indietro. Ognuno di voi deve calibrarsi in base alla propria esperienza e preparazione fisica.

TABELLA RIASSUNTIVA

• Partenza da Arnouva: quota 1.769 mt
• Arrivo: Col du Gran Ferret quota 2.536 mt
• Dislivello complessivo: 767 mt
• Tempo salita: 2 ore e 30 minuti
• Totale per anello completo: 14 km