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Valle D’Aosta – Dalla Val Ferret al Rifugio Bertone

Prima escursione di questo mini soggiorno nella mia amata Valle d’Aosta. Il vero obiettivo di questo ritorno in Valle è un altro e molto più ambizioso ma ve ne parlerò a tempo debito. 

Per scrollarci di dosso l’apatia in cui siamo sprofondati, dopo aver trascorso l’intero mese di agosto in città, scegliamo questo trekking piacevole e dal dislivello contenuto: dalla Val Ferret al Rifugio Bertone. Un classicone per chi soggiorna a Courmayeur.

Il Rifugio Bertone (1989 mt) venne costruito nel 1982 in memoria dell’alpinista Giorgio Bertone, morto in un incidente aereo sotto la cima del Mont Blanc du Tacul nel 1977. È collocato lungo l’Alta Via n1 della Val d’Aosta ed è anche una delle tappe Gran Tour du Mont Blanc che si svolgerà a giorni. Per me una gara per super eroi!

Dal Rifugio Bertone si gode di una vista inusuale sopra il paese di Courmayeur ma soprattutto si gode di una vista privilegiata sul Monte Bianco e delle Gran Jorasses. È il percorso ideale per chi vuole scattare delle gran belle foto senza faticare troppo. Valle D'Aosta, Rifugio BertoneDa Courmayeur guidiamo attraverso la Val Ferret fino alla piccola località di Planpincieux (1598 mt). Superato il campeggio, lasciamo l’auto in prossimità del Golf Club. 

Valle D'Aosta, Rifugio BertoneL’imbocco del sentiero si trova un centinaio di metri più indietro rispetto al campo da golf. È facile da indentificare perché si trova in corrispondenza di un ponticello sulla Dora di Ferret.

Valle D'Aosta, Rifugio BertoneSeguendo le indicazioni, attraversiamo il ponte e imbocchiamo un’ampia mulattiera che sale nel bosco. Il sentiero non presenta nessuna difficoltà, se non quella di essere prevalentemente in salita.

Valle D'Aosta, Rifugio Bertone Man a mano che guadagniamo quota il panorama davanti ai nostri occhi si fa sempre più spettacolare. Il Monte Bianco per ora ha deciso di non rivelarsi ma le nuvole regalano drammaticità alla scena.

Valle D'Aosta, Rifugio BertoneValle D'Aosta, Rifugio BertoneRaggiungiamo un bivio, a sinistra il sentiero nr. 1 conduce al Rifugio Bonatti, altro bellissimo e nuovo rifugio della Val Ferret.

Noi proseguiamo dritti, sempre seguendo il sentiero nr. 31. Numerosi cespugli di mirtilli carichi di frutti succosi allietano la nostra ascesa.Valle D'Aosta, Rifugio BertoneFinalmente esce anche un pò di sole che rende il paesaggio ancora più saturo.

IMG_8558Valle D'Aosta, Rifugio BertoneValle D'Aosta, Rifugio BertoneLa lunga salita termina in un pianoro erboso dove troviamo una tavola di orientamento. Siamo a quota 2020 metri. Tenendo la sinistra e inerpicandosi lungo la ripida dorsale della montagna si raggiunge la cima del Monte de la Saxe.

Valle D'Aosta, Rifugio Bertone Potete cimentarvi nell’impresa oppure concedervi una piacevole sosta sulla cresta erbosa. Da questo punto il panorama è impareggiabile.

Valle D'Aosta, Rifugio BertoneIn mezzo alle nubi spunta il Dente del Gigante (4014 mt), elegante mole rocciosa ben visibile anche dall’abitato di Courmayeur che scorgiamo ai nostri piedi.

Valle D'Aosta, Rifugio BertoneProseguiamo, ora leggermente in discesa, verso il rifugio Bertone, da cui arriva un invitante profumino polenta e funghi. 

Valle D'Aosta, Rifugio BertoneValle D'Aosta, Rifugio BertoneValle D'Aosta, Rifugio Bertone

La discesa avviene sul medesimo itinerario della salita.

In alternativa, se siete arrivati in bus e non avete una macchina da recuperare a fondo valle potete raggiungere Courmayeur e, più precisamente, la località di Villair Superiore con il sentiero n. 42. Il sentiero è solo più ripido rispetto a quello che vi ho appena descritto, quindi che lo percorriate in salita o in discesa tenete a mente che è adatto ai più allenati. 

Una variante molte interessante è tornare indietro fino al bivio per il Rifugio Bonatti e proseguire sulla grande balconata che attraversa la Val Ferret. Una volta a fondo Valle potete sempre usufruire del servizio navetta per avvicinarvi alla vostra auto. Attenzione che il servizio navetta è operativo solo nei mesi estivi di maggior affluenza. Informatevi bene sulla frequenza e orari delle corse. Potere verificare sul web o rivolgervi al centro di informazioni turistiche. 

La mia personalissima variante è stata raggiungere la cima del Mont de la Sax che vi avevo detto essere ripida ma dal basso l’avevo un tantino sottovalutata. Mano a mano che salgo e mi rendo conto della reale pendenza inizio già a pensare ,con un filo di preoccupazione, alla discesa. Ispirata da una foto che ho visto sul web sto cercando il laghetto “Mont de la Saxe” dove dovrebbe riflettersi sua maestà il Monte Bianco. Anche se la cima del Monte Bianco oggi è completamente coperta di nuvole e probabilmente in questa stagione il laghetto si è ritirato ed avrà le dimensioni di una pozzanghera, sono curiosa di ubicarlo. Credo sia dovuto al mio incontenibile istinto di arrivare sempre più alto, quindi raggiunta una cima, se ne identifico un’altra raggiungibile in termini di tempi ed energie, non ci penso due volte.

Valle D'Aosta, Rifugio Bertone Purtroppo, le nuvole che durante la mattina incorniciavano la catena delle Gran Jorasse, conferendo maggiore incanto al paesaggio, ora si sono gonfiate e sono diventate una vera minaccia più che un dettaglio da cartolina. La cima del Mont de la Sax è sfidante e non è così a portata di mano come sembrava dal basso.

Valle D'Aosta, Rifugio Bertone

Scendono le prime gocce di pioggia ma non demordo.  Continuo a salire ma una volta in vetta, quando finalmente il percorso spiana, del laghetto non c’è traccia. Dovrei proseguire ed addentrarmi nella Val Sapin ma in cielo hanno aperto i rubinetti e credo non valga la pena di ostinarsi. Torno sui miei passi e ridiscendo il Mont de La Saxe fino al pianoro erboso con la tavola di orientamento.

Valle D'Aosta, Rifugio Bertone

Li mi aspettava il mio zaino e il mio compagno che si era rifiutato di accompagnarmi in questo ultimo tratto. Altro motivo per cui, vista la pioggia, ho dovuto necessariamente interrompere la ricerca. E poi bisogna sempre avere una buona scusa per tornare!

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