Il quartiere di BELEM a Lisbona, istruzioni per l’uso
- Dicembre 07, 2018
- by
- Maria Paola Salvanelli
Belem è un piacevole quartiere a 7 km dal centro di Lisbona dove potrete trovare i monumenti più iconici della città e fare una scorpacciata di pastel di nata secondo la ricetta originale.
Va da sé che è anche uno dei quartieri più congestionati di tutta Lisbona e se, come me, viaggiate in Agosto vi serviranno un paio di accortezze per evitare che la vostra visita si trasformi in una tortura.
COME ARRIVARE
Il modo più comodo e veloce è con il tram nr. 15 da Praca Figueira. Essendo Praca Figueira il capolinea avrete più possibilità di sedervi, cosa impossibile nelle fermate successive quando il tram viene letteralmente preso d’ assalto dai turisti diretti a Belem. Il Tram impiega circa mezz’ora prima di arrivare a destinazione, tante sono le persone che salgono ad ogni fermata. Molto più veloce il ritorno.
Consiglio: svegliatevi di buon ora così, oltre a scongiurare le code, potrete fare colazione presso la Confiteria Nacional proprio in Praca Figueira, la pasticceria più antica di tutta Lisbona e solo per questo merita una visita. Entrando nella Confiteria Nacional vi sembrerà di essere stati catapultati in un’altra epoca tra specchi, cristalli, tavolini vecchio stile e mobili d’epoca. Il vero fiore all’occhiello della pasticceria è la scalinata di legno che porta al salottino del piano superiore, arredato nello stesso stile.
COSA VEDERE
- Monastero dos Jeronimos
Il primo monumento in ordine di apparizione e forse quello che richiama più turisti a Belem è il Monastero dos Jeronimos, dichiarato assieme alla Torre di Belem patrimonio dell’Unesco. Un vero gioiello in perfetto stile manuelino, uno stile artistico tipicamente portoghese che mescola elementi tardo-gotici e rinascimentali e venne costruito per celebrare l’epica impresa di Vasco de Gama, che nel 1497 aprì la strada per le Indie. Con la Lisboa card l’ingresso è gratuito ma come già spiegato non dà diritto a fila prioritarie o salta coda. Se volete visitare il monastero senza perdere lucidità mentale avete 2 possibilità:
- Arrivare un’ora prima dell’apertura della biglietteria, sedervi e aspettare pazientemente le 10,00 che aprano. Sarete tra i primi ad entrare nel chiostro e avrete il tempo di scattare qualche foto senza nessuno tra i piedi. Durante l’attesa potrete fare una visita alla chiesa di Santa Maria, adiacente alla biglietteria. Una luce soffusa che entra dalle finestre illumina l’interno gotico di questa chiesa dove è sepolto l’esploratore Vasco de Gama e il poeta Luís Vaz de Camões. Potrà sembravi eccessivo ma vi assicuro che mi ringrazierete.
- Visitare (o fare finta) il Museo Archeologico, proprio adiacente al Monastero dos Jeronimos. Visitando il Museo Archeologico è possibile fare già il biglietto per il Monastero dos Jeronimos, potrete cosi entrare al Monastero dos Jeronimos saltando la coda. Non tutti sono a conoscenza di questo trucchetto e quindi la coda per il Museo Archeologico è molto più veloce. Ovviamente se preferite questa seconda opzione abbiate l’accortezza di arrivare non più tardi delle 9,30. Non avete idea delle code chilometriche che si formano in tempo zero.
- Padrão dos Descobrimentos
Il Padrão dos Descobrimentos (il monumento delle scoperte) è uno dei monumenti più iconici di Lisbona, un’enorme caravella in pietra bianca che si staglia maestosa contro il cielo azzurro. Eretta in onore dei naviganti portoghesi raffigurati sulla parte ovest del monumento in maniera estremamente realistica. Sul lato opposto sono invece raffigurati i maggiori finanziatori delle spedizioni. È proprio da qui che nel 1497 salpò Vasco de Gama per il suo epico viaggio di due anni che lo portò alla scoperta della via delle Indie, sensazionale impresa che fruttò al Portogallo ingenti ricchezze. Tramite un comodo ascensore è possibile salire sulla cima e ammirare dall’alto il Mosteiro dos Jerónimos, l’estuario del Tago con la silouette rossa del Ponte XIV Aprile, la Torre di Belém e la magnifica rosa dei venti realizzata con un originale mosaico di piastrelle rosa, bianche e nere a decorazione del piazzale di ingresso del Padrão dos Descobrimentos. Con la Lisboa Card il costo del biglietto è ridotto; Un bel panorama senza coda, se siete nei paraggi valere la pena salire.
- Torre di Belem
Una volta scesi dal Padrão dos Descobrimentos costeggiate le rive del Tago fino alla Torre di Belem, un altro monumento simbolo di Lisbona. Riesce difficile pensare che la graziosa Torre di Belem, cosi riccamente decorata, un tempo fosse un fortino difensivo che si ergeva al centro del fiume Tago. In seguito al tremendo terremoto del 1755 il corso del fiume venne deviato e la torre occupò la posizione attuale. Non mi illudevo certo di riuscire a salire ma ci tenevo a scattare almeno una foto a testimonianza del nostro passaggio. Alla torre la situazione coda è anche peggio che al Monastero dos Jerónimos. Credo che l’interno della torre possa essere carino e dare qualche spunto fotografico interessante ma trovo assurdo fare code di ore sotto il sole per una visita che comunque non si avrebbe la possibilità di assaporare a causa dell’elevato numero di persone presenti. Non so come sia la situazione il resto dell’anno, io vi riporto la mia esperienza ad Agosto che non è stata delle più felici.
- Antiga Confeitaria de Belém
La storica pasticceria dove sono nati i famosi pasticcini alla crema (noti anche come Pastel de Nata). Ho provato altre pasticcerie in città ma i Pastel de Belem sono i più buoni in assoluto. La visita di Belem non può ritenersi completa senza entrare in questo caratteristico locale e assaggiarne almeno uno ( tzè, vi sfido a riuscire a fermarvi al primo…) di questi deliziosi dolcetti. Vi consiglio di sedervi ad un tavolo della sala interna finemente decorata da bellissimi azulejos bianchi e azzurri. Cosi vi eviterete anche la coda per gli ordini da asporto, spesso lunghissima.
Nel quartiere di Belem si possono visitare diversi MUSEI. Ve li cito per completezza di informazioni ma non li ho visitati personalmente
- Museu Nacional dos Coches, non lasciatevi ingannare, il museo non ospita una collezione di auto ma di carrozze reali risalenti al XVII – XIX secolo e provenienti da Portogallo, Austria, Francia e Italia.
- Museu Coleção Berardo, museo di arte moderna e contemporanea il cui obiettivo è ripercorrere le principali correnti che hanno segnato l’arte del XX secolo e far conoscere i grandi nomi dell’arte nazionale e internazionale, come Pablo Picasso, Marcel Duchamp, Salvador Dali, Andy Warhol, Francis Bacon, Amadeo de Souza Cardoso, Paula Rego o Helena Almeida.
- Museu de Marinha, un museo per appassionati del genere, che ripercorre tutta la storia navale portoghese dalle prime spedizioni verso il continente americano fino ad arrivare ai giorni nostri. Trovate riproduzioni in scala ridotta delle navi che hanno fatto la storia del commercio navale del Portogallo
- Museu Nacional de Arqueologia, annesso al Museo dos Jeronimos e di cui vi ho già accennato
- Jardin Botanico Tropical, un rifugio quieto e ombroso nelle torride giornate estive
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