Traversata da Riomaggiore a Portovenere
- Marzo 24, 2016
- by
- Maria Paola Salvanelli
A distanza di qualche mese eccoci di nuovo in zona Cinque Terre.
Questa volta l’itinerario prevede la traversata da Riomaggiore a Portovenere passando per il Santuario di Monte Nero; il percorso è meno noto di quello classico delle Cinque Terre, quindi meno frequentato ma non meno bello.
Lasciamo l’auto nel comodo parcheggio sotterraneo di fronte alla Stazione di La Spezia, comodo anche se non esattamente economico ( € 1,50 all’ora) ma sicuramente l’uso dell’auto fino a Riomaggiore è sconsigliato.
Riomaggiore è raggiungibile in treno in soli 10 minuti!Dalla stazione ferroviaria di Riomaggiore andiamo a destra e percorriamo il tunnel che sbuca nel centro dell’animata cittadina. Prima di intraprendere l’escursione vera e propria una visita alla Marina è d’obbligo!
All’arrivo in stazione ci eravamo trovati davanti una vera e propria muraglia umana di turisti, tanto da farmi dubitare d’aver scelto il giorno giusto ma per fortuna è bastato risalire per il paese ed imboccare il sentiero per il Santuario, che è tornata la pace …è il bello delle salite!Seguendo palline e segnavia biancorossi imbocchiamo il sentiero n.3
Una ripida scalinata sale per fasce e zone coltivate; seppur tutto in salita, non è particolarmente faticoso, il dislivello e’ minimo (340 m.)
In breve raggiungiamo il Santuario della Madonna di Monte Nero, dal cui piazzale erboso si gode di una magnifica vista sul sottostante paese di Riomaggiore e le 5 Terre. La vista spazia verso ponente fino al promontorio di punta Mesco e Monterosso e a levante verso la nostra meta: la penisola di Portovenere.
Lasciato il Santuario proseguiamo quasi in piano lungo un sentiero che si inoltra nella macchia mediterranea.
Da Lemmen riprende la salita per altri 150 m. di dislivello fino a raggiungere il crinale al Telegrafo, più o meno a quota 500 m, dove si trova anche un punto di ristoro e si incrocia la strada che sale da Biassa. Qui un cartello indica 3 ore per Portovenere.
Siamo a circa metà del nostro percorso e abbiamo praticamente finito il grosso del dislivello da percorrere in salita. Imbocchiamo ora il sentiero n.1 (il segnavia è sempre biancorosso) che percorre un largo stradone nel bosco, dove troverete un lungo percorso ginnico disseminato di sbarre, camminamenti e altre diavolerie per il fitness, che non potevamo esimerci dal provare!
Il sentiero attraversa un fitto bosco di pini e castagni fino al paese di Campiglia dove il panorama spazia a 360° sul golfo di Spezia ed il mare aperto. Dopo una breve pausa panino iniziamo la parte, a mio parere, più spettacolare del percorso: un lungo sentiero nella macchia mediterranea che degrada progressivamente verso il mare. Il sentiero passa sotto le falesie del Muzzerone, tagliando in costa a picco sul mare, con viste spettacolari sul promontorio e sulle isole della Palmaria, del Tino e del Tinetto.
Si prosegue poi fino ad incontrare l’asfalto, dove si abbandona definitivamente la costa e ci si porta sul versante spezzino. È il tratto esteticamente più brutto dell’escursione e qui il percorso risulta piuttosto noioso, nonostante qualche scorcio sul golfo della Spezia.
Finalmente i segni ci portano di nuovo sul sentiero vero e proprio, che dopo un tratto in falso piano inizia a scendere brusco verso Portovenere.
La vista diviene spettacolare sulla Palmaria, sul castello Doria e la chiesetta di San Pietro. Una discesa spezza gambe che culmina in una lunghissima scalinata, parallela alle mura, ci porta finalmente nel centro cittadino.
Arrivati a Portovenere facciamo un pò i “turisti”, aggirandoci per la stretta la stradina interna del pittoresco borgo fino ad arrivare alla suggestiva chiesetta di San Pietro e la grotta di Byron. Assolutamente da non perdere!
Per chiudere il giro rientriamo a La Spezia in autobus, il mezzo di trasporto più economico. Un biglietto di sola andata costa solo 2.50 euro e può essere acquistato presso l’ufficio del turismo, nella piazzetta principale. Non conviene prenderlo dal conducente perché vi costerà il doppio.
Attenzione però che NON porta alla stazione ferroviaria; occorre scendere in via, un lungo viale alberato e poi proseguire a piedi per 10 minuti circa, seguendo le indicazioni stradali.
Se soffrite il mal d’auto è meglio, probabilmente, prendere il traghetto in quanto la strada è molto tortuosa, ma entra in funzione a partire da fine Marzo.
Il giro ci ha impegnato circa 5h, procedendo con molta calma!
Tenete conto che l’escursione è più impegnativa della traversata classica delle Cinque Terre, soprattutto perché non può essere spezzettata a piacimento, ma va percorsa interamente. Un escursionista mediamente allenato non la troverà particolarmente faticosa. Ovviamente