ABOUT ME

Curiosa, entusiasta, sempre in movimento. Da quando ho iniziato a viaggiare non ho piu smesso! Se vuoi conoscermi meglio clicca sulla mia foto.

Stay Connected

Siviglia, il Barrio di Santa Cruz e Metropolitan Parasol

Raccapezzarsi per gli intricati vicoli del Barrio di Santa Cruz è veramente un’ impresa. Ma a volte, questo è il modo migliore per scoprire tutte le bellezze nascoste in un quartiere, perdersi e poi ritrovarsi, poi perdersi di nuovo e lasciarsi trasportare dal caso.
Un dedalo di stradine tanto strette quanto animate, piene di negozi, vetrine colorate, bar e ristorantini. La maggior parte dei negozi vendono oggetti attinenti al flamenco: scarpe, vestiti, scialli, nacchere, tantissimo argento.

 

Per evitare la bassa qualità, bisogna però essere disposti a spendere cifre consistenti. Gli scialli ricamati si dividono, ad esempio, in due grandi categorie: quelli economici, di raso e ricamati a macchina, che costano poche decine di euro, altrimenti quelli veri, quelli sfoggiati dalle sivigliane, sono in seta pura e ricamati a mano: bellissimi, morbidi e dai riflessi cangianti, ma dai prezzi veramente folli. Anche i famosi ventagli, la maggior parte sono di legno, dipinti a mano, ma quelli belli sono un’altra cosa, e anche lì costosissimi. In particolare in Calle Las Sierpes, con le parallele Calle La Cuna e Calle Tutuan, troverete tutto il necessario per vestirsi di tutto punto come le sivigliane doc durante le famose Feria ( Semana Santa, il pellegrinaggio del Rocìo, la Feria de Abril) negozi di stoffe, abiti pieni di volants, frange, ricami, grandi orecchini di corallo, pettini e scialli.

 

 

 

 

 

 

Passeggiando in queste strade ci siamo imbattute nella non meno famosa Tuna.

La Tuna è un’istituzione universitaria spagnola, prettamente maschile, che mantiene viva la tradizione degli studenti del XIII secolo. Gli studenti delle diverse facoltà’, indossano i vestiti dell’epoca e interpretano canzoni popolari con strumenti simili a quelli usati anticamente, come chitarra e mandolino.

In origine, facevano parte di essa quegli studenti che per la loro condizione economica non potevano permettersi di studiare all’università e cercavano il modo per guadagnarsi qualcosa e mantenersi. Il nome tuna viene dalla parola “tunante”, usata in maniera dispregiativa per indicare gli studenti che facevano rumore di notte girovagando per suonare e cantare le loro canzoni. Oggigiorno vengono spesso chiamati a rallegrare l’atmosfera dei matrimoni, di feste private e feste popolari.

Noi abbiamo casualmente assistito ad una sorta di competizione tra facoltà’ e devo dire che grazie alla bravura e simpatia gli studenti hanno mobilitato una strada intera per più di un ora!

 

 

 

 

 

Cammina cammina raggiungiamo il Metropolitan Parasol, una curiosa struttura, opera dell’architetto tedesco Jurgen Mayer, sembra un enorme ombrello traforato fatto interamente con materiali naturali. Un’ opera costruita nel 2011davvero bizzarra, sulla cui sommità è possibile camminare grazie alla presenza di passerelle. Camminare sul Parasol è davvero un’esperienza curiosa, oltre che permettervi una vista privilegiata sui tetti di Siviglia e sulla Giralda, davanti a voi.
 
 
 

Ma ora è tempo di flamenco!

Il flamenco è una mescolanza di musica di origine zingara che si arricchì in Spagna, nel corso dei secoli, con influenze andaluse, arabe ed ebraiche, dando luogo ad una alchimia misteriosa e affascinante di suoni, canti e danze che non hanno eguali.

Cercavo un posto non troppo turistico e mi sono fidata della guida che consigliava la Casa della Memoria. Qui giovani artisti sivigliani mettono in scena tutte le sere spettacoli di danza e canto di alta qualità. Gli spettacoli vengono attuati in una cornice molto intima, il patio di un edificio storico di Siviglia. Lo spettacolo è stato davvero emozionante e il costo del biglietto assolutamente onesto,   € 18.

Vi consiglio di prenotare i biglietti con anticipo e presentarvi all’ingresso 30 minuti prima dell’inizio dello spettacolo. I posti a sedere non sono numerati e vige la regola del primo che arriva, meglio alloggia. Potrete cosi sedervi proprio sotto il palco, e apprezzare ancora di più la bravura degli artisti. Purtroppo è vietato scattare foto e video ad eccezione degli ultimi cinque minuti. Di livello inferiore i ristorante annesso ma non siete obbligati a rimanere, in quanto indipendente dallo spettacolo.Con un taxi facciamo rientro in Hotel, domani sarà un’altra giornata molto intensa, ci spostiamo a Cordoba….ma ve ne parlerò in un prossimo post….

Leave a reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

×