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Trekking Liguria – Anello nell’entroterra di Levanto

Domenica scorsa sono tornata a Levanto per sperimentare un percorso ad anello che mi era stato consigliato dall’Ufficio del Turismo di Levanto, dove mi ero recata il week end precedente alla ricerca di sentieri alternativi in zona. L’ondata di caldo estivo che ha caratterizzato gli ultimi giorni mi aveva quasi fatto desistere a favore di una tranquilla giornata in spiaggia ma poi la voglia di camminare ha avuto, come al solito, il sopravvento e la perseveranza è stata premiata da una bellissima giornata di sole ma caratterizzata da un arietta fresca decisamente più respirabile di quella di città. 

La passeggiata ad anello che vi propongo in questo articolo passa attraverso piccole frazioni molto caratteristiche arroccate nell’entroterra di Levanto. Se arrivate in macchina potete lasciare l’auto nel comodo parcheggio della stazione che ha tariffe agevolate rispetto al parcheggio del lungo mare. Quando si parla di parcheggi in Liguria il termine “agevolato” non è forse quello più appropriato, tenuto conto del costo di 2€ all’ora, ma se nel parcheggio della stazione una sosta lunga di 8 ore vi costerà 13€ sul lungomare ve ne costerà 16€. 

Dalla stazione ci incamminiamo in direzione apposta dal mare, muovendoci verso la montagna e una volta raggiunta la rotonda che conduce alla 5 Terre ( troverete una barchetta di legno con la scritta Levanto e una chiesa) seguiamo per Fontona.

Questo primo tratto si svolge sulla carrozzabile e non trovando indicazioni CAI eravamo un po’ titubanti, temendo di aver sbagliato strada. In realtà la direzione è corretta e dopo circa 2-3  km ci troviamo ad un bivio, la strada asfaltata prosegue in direzione della frazioni che andremo a toccare con il nostro itinerario ma noi abbandoniamo la carrozzabile e tenendo la destra attraversiamo un ponticello di sasso e iniziamo ad inerpicarci per una mulattiera che con una breve salita non troppo faticosa ci porta alla frazione di Fontona, un nucleo abitativo caratterizzato da una manciata di casa ed una chiesa.

Da qui teniamo la sinistra, seguiamo le indicazioni per Colla di Gritta ( che non raggiungeremo) sentiero CAI 570, verso la frazione di Chiesanuova, la nostra seconda tappa. Proseguiamo sempre in leggere salita in mezzo ad ulivi e fasce boschive. Credo che questo primo tratto faccia parte del famoso percorso della Mangialonga, evento che si terrà a Levanto nel mese di Maggio, come indica un cartello segnaletico probabilmente rimasto dalle edizioni precedenti.

Proseguiamo nel bosco tenendo sempre la sinistra, per Chiesanuova, attraversando piccoli rigagnoli che scorgano verso valle, fino a raggiungere un nuovo tratto di carrozzabile. Dopo un paio di tornati sempre in leggera salita imbocchiamo un nuovo sentiero a mezzacosta in mezzo ai vigneti che conduce alla frazione di Chiesanuova, frazione più grande rispetto a Fontona, con alcune casette in sasso ed un esplosione di glicini in fiore. 

Da Chiesanuova percorriamo qualche altro tornate sulla strada carrozzabile che collega queste frazioni per toccare prima Legnaro e poi Gallona, altri due micro borghi molto caratteristici. A Gallona in particolare troviamo una fontana con acqua potabile che ci permetterà di fare un rabbocco alla nostra borraccia. Da qui riprendiamo una mulattiera, questo tratto in mezzo agli uliveti è molto piacevole grazie alla visuale che si apre sulla costa di Levanto.

La mulattiera conduce a San Bartolomeo con l’ omonima Chiesa. Qui trovate un bivio, tenendo la destra è possibile fare ritorno a Levanto, noi teniamo la sinistra in direzione Lerici (da non confondere con il Lerici in provincia di La Spezia!)  Pastine – Montale.

Da San Bartolomeo a Pastine ci terrà compagnia un cane sbucato improvvisamente da un cespuglio che ha iniziato a seguirci come fosse la nostra ombra. Subito pensavamo fosse dell’unica coppia di escursionisti incontrati in tutta la giornata su questo tratto di percorso ma poi, appurato che non fosse il loro, una volta giunti a Pastine grazie alla targhetta con numero di telefono ci siamo sentiti in dovere di chiamare il vero proprietario che prontamente è venuto a recuperare il fuggitivo.

Proseguiamo su sentiero CAI per Vignana – Montale.

A Vignana ritorniamo sulla carrozzabile che seguiamo per alcuni tornanti fino ad una nuova indicazione CAI per Montale.

Il sentiero decisamente in discesa si perde in mezzo alla coltivazione e per evitare di perdere quota, dovendo poi necessariamente risalire, preferiamo proseguire su carrozzabile attraversando il piccolo abitato di Sorlana, dove di fianco ad un piccolo cimitero, riprendiamo il sentiero CAI che ci conduce a Montale, ultima tappa della nostra escursione.

In questo ultimo tratto di percorso la visita si apre sulla montagna alle nostre spalle e possiamo apprezzare una panoramica di tutte le frazioni appena attraversate, un giro di tutto rispetto, calcolando che siamo in cammino dalle 10,30 di questa mattina e sono quasi le 15,00 del pomeriggio.

Ci sediamo sui gradoni della Chiesa di Montale per consumare il nostro pranzo al sacco.

Dopo una breve pausa ci rimettiamo in marcia per fare ritorno a Levanto, attraverso un sentiero acciottolato tutto in discesa e che si snoda all’interno di un bosco, la cui ombra è stata una presenza molto gradita.

Se arrivati a Montale non ne avete ancora avuto abbastanza potete proseguire, sempre su sentiero CAI verso le frazioni di Casella – Dosso – LavaggiorossoIn questo tratto di strada dovrebbero essere visibili alcuni dei mulini che nel secolo scorso caratterizzavamo l’entroterra di Levanto, interessante testimonianza di un passato nemmeno troppo lontano. Con questa deviazione farete sempre ritorno a Levanto ma il giro si allunga di un’ altra oretta e mezzo. Sicuramente è da testare alla prossima occasione. 

Noi preferiamo la “scorciatoia” e  ci  auto premiamo con un buonissimo gelato che andiamo ad assaporare sulla spiaggia di Levanto. Bene camminare ma venire a Levanto e non vedere nemmeno il mare mi sembrava un eresia!

Conoscevate questo percorso? Forse non regala scorci da cartolina ma l’ho trovata una valida alternativa ai sentieri più battuti e trafficati. Mettetela in agenda, magari ipotizzando di compiere il giro completo.

Al prossimo trekking! 

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