Valle di Gressoney – Bivacco Gastaldi & anello verso il Lago Gabiet
- Agosto 24, 2022
- by
- Maria Paola Salvanelli
Oggi sono diretta nella Valle di Gressoney, una valle che ho bazzicato meno rispetto ad altre della Valle d’Aosta ma sto cercando di recuperare. La meta della escursione odierna è il Bivacco Gastaldi (2.630 mt).
Raggiungo Gressoney La Trinité, quindi la fine della Valle del Lys. Ho seguito le indicazioni per Staffal ma ho asciato l’auto molto prima. Alla rotonda all’ingresso del paese, si imbocca la prima strada a destra e subito dopo il ponte sul Lys, si trova un piccolo parcheggio. Usate come riferimento la pizzeria Walserschild.
Il sentiero n.3 parte proprio da qui. Il tempo stimato per la salita è di 3 ore, difficoltà EE. Quota 2.590 mt.
Sono le 11,00. Si, partenza molto comoda ma stamattina ho portato la macchina a fare il tagliando. Sono scusata. Ipotizzando di impiegare effettivamente 3 ore, dovrei arrivare verso le 14,00.
Dopo un primo breve tratto lastricato, il sentiero inizia a salire in un bel bosco.
Dopo una 20 di minuti di cammino raggiunto un bivio: a destra si prosegue per il Gastaldi, a sinistra si sale al Lago Gabiet (2.373 mt). Salgo con la convinzione di volermi concentrare solo sul Bivacco Gastaldi, ancora ignara che riuscirò a fare un entusiasmante giro ad anello che toccherà anche il Lago Gabiet.
Sono quasi a quota 2.000. Osservando la vegetazione, inizio a percepire il cambio di altitudine, anche senza guardare l’altimetro. Passo vicino ad alcuni paravalanghe ed ho una bellissima visuale sulla valle sottostante, fino alle ultime case. Al momento il massiccio del Monte Rosa è coperto dalle nuvole ma sono fiduciosa che la visuale si possa aprire.
Superati i paravalanghe avrete l’impressione che il sentiero si sviluppi verso destra, in realtà gira tutto a sinistra. Spiana anche leggermente e questo mi permette di assaporare meglio il panorama.
Raggiungo l’alpeggio diroccato di Tschie.
Davanti a me si erge il Monte Pinter (3.132 mt)e la Testa Grigia (3.314 mt), dietro le cui cime si trova la Valle d’Ayas.
Raggiungo un secondo alpeggio, il Spilmannsberg, da cui si ha una bellissima visuale di tutto il massiccio del Monte Rosa, sempre un pò “ingabolato” tra le nuvole. Ben visibile anche Punta Jolanda, il Lago Gabiet e la diga.
Il sentiero prosegue piegando a destra e si inerpica in mezzo alla vegetazione. Non sono nemmeno a metà percorso ma provo già un’enorme soddisfazione, questo itinerario mi sta piacendo particolarmente.
Arrivo ad un bivio dove tengo la sinistra, è tutto perfettamente indicato.
Procedo in salita cercando, nei limiti del possibile, di ridurre le soste fotografiche o non arrivo più.
Ecco un altro bivio: il sentiero di sinistra 3A conduce al Rifugio Gabiet (1 ora e 20 minuti), quello di destra porta al Gastaldi (ancora 1 ora e 10 minuti).
Ecco che magicamente si accende la lampadina “anello”. Vuoi non inserire una variante anche oggi?
Sono obbiettivamente un pò in ritardo rispetto i tempi di marcia indicati ma credo di avere tutto il tempo necessario anche per la variante.
Inizia ora un tratto equipaggiato con corde fisse. Forse è questo il motivo per cui il sentiero è classificato come EE. Un passaggio un pò più tecnico ma nulla di trascendentale, anche se questo ultimo pezzo fino al Bivacco è sicuramente quello più faticoso.
Alle 14,30 arrivo finalmente al Bivacco. Il tempo sta cambiando ma per fortuna non è prevista pioggia.
La costruzione in lamiera a forma di botte, dal caratteristico colore bianco e rosso, è dedicata alla memoria del Colonello Carlo Gastaldi.
Dal Bivacco si apprezza una bellissima vista sulla Testa Grigia e sulle severe cime di Netscho e Ciampono.
Localizzato in una conca pietrosa che ospita i laghetti del Nétscho. L’idea inziale era raggiungere anche i laghetti ma la variante/anello verso il Gabiet ha la meglio.
Mangio un panino al volo e poi riprendo il cammino. Torno sui miei pasi fino al bivio ( scopro che ne esiste un secondo leggermente più in quota) e imbocco il sentiero 3A. Dal Gabiet farò ritorno a Gressoney tramite sentiero 4.
Ma la soddisfazione di crearsi gli itinerari sul momento? non so voi ma per me sono gli itinerari più riusciti.
Sto cercando di figurarmi come sarà questo traversone. Si sa, i traversoni sono gioia e dolore. Panoramicamente affascinanti, fisicamente spezza ginocchia per i continui sali e scendi. Posso spoilerarvi fin da ora che questo è il giusto compromesso.
Il Monte Rosa purtroppo rimane coperto dalle nuvole ma pace. Come insegna la mindfulness C’è quello che c’è.
Dopo un breve sali scendi su sentiero mi accingo ad attraversare una pietraia. Una pietraia che definirei “comoda” e ben tracciata. Dopo quella attraversata in Valgrisenche questa la potrei fare bendata.
Mi sto lentamente avvicinando all’altro versante. Sono praticamente a metà di questo traversone.
Inizia anche ad essere ben evidente il sentiero che dal Gabiet mi riporterà a Gressoney. Sono felice di effettuarlo in discesa perchè da l’idea di essere bello verticale.
Raggiungo un piccolo alpeggio diroccato, lo Scherpia.
Il Lago Gabiet (2.373 mt) è ormai in vista.
Per questioni di tempo non raggiungo il rifugio, mi limito ad ammirare estasiata la vista del lago.
Per quanto sia artificiale ha il suo fascino.
Non manca l’avvistamento di un nutrito gruppo di stambecchi. Potrei rimanere qui ad osservarli finchè fa buio ma è tempo di rientrare. Sono le 18,30 e c’è ancora tutto da fare 🙂
Imbocco il sentiero 4 che scende verso il fondo valle. Il primo pezzo è parecchio ripido e sdrucciolevole per via del terriccio. Poi piano piano la verticalità si addolcisce e diventa più stabile e piacevole da percorrere.
Si attraversa un vallone molto selvaggio.
La Valle di Gressoney è un vallone molto stretto e chiuso, e anche in estate va in ombra già nel primo pomeriggio. A parte questa caratteristica se vogliamo negativa ammetto che tutti i sentieri fino ad ora percorsi sono stati davvero WOW, quindi ancora una volta è una zona promossa a pieni voti.
L’itinerario è tutto bene indicato. Eseguito nel senso indicato in questo post lo ritengo un anello stupendo. Fatto nel senso opposto potrebbe risultare, a sensazione, più faticoso.
Il sentiero costeggia il torrente Ruesse. Ci sono diversi punti in cui si creano delle piccole pozze dove si potrebbe anche pensare di fare il bagno.
Questi di Gressoney sembrano proprio i boschi degli elfi.
Eccomi al bivio di questa mattina. Ho chiuso l’anello. Ho impiegato più del previsto ma va bene così.
Ora percorro l’ultimo tratto già percorso questa mattina. non capisco più se sono sul sentiero 3 o sul 4 perchè ci sono alcune deviazioni causa lavori ma poco importa. Ormai sono arrivata a Gressoney.
Un bellissimo giro, inaspettato e molto panoramico nonostante il Monte Rosa sia rimasto sempre offuscato dalle nuvole. Se la giornata fosse stata più tersa, sarebbe stato doppiamente spettacolare ma già cosi mi ha regalato grande soddisfazione.
Il percorso non presenta particolari difficoltà, è solo un pò faticoso per via del dislivello soprattutto nella parte finale, dopo le corde fisse.
Ovviamente una volta raggiunto il Bivacco si può fare ritorno a Valle utilizzando lo stesso itinerario della salita.
TABELLA RIASSUNTIVA
- Partenza da Gressoney la Trinité quota 1.635 mt
- Tappa più elevata: Bivacco Gastaldi quota 2.630 mt
- Tappa intermedia: Lago Gabiet 2.373 mt
- Dislivello complessivo: 995 mt
- Tempo A/R: circa 6 ore e 30 minuti, soste escluse
2 Comments
Sabrina
3rd Ago 2024 - 9:56Grazie mille, descrizione molto chiara e appassionata.
Lo farò sicuramente con i miei “rassegnati” figlioletti-camoscetti.
Maria Paola Salvanelli
4th Ago 2024 - 19:23Ciao Sabrina, grazie per il tuo commento. Sono certa che i tuoi “camoscetti” apprezzeranno 🙂 Buona escursione!