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VALNONTEY – Anello Rifugio Sella – Lago Lauson – Casotto Herbetet

Oggi torno nella Valle di Cogne per un bellissimo quanto impegnativo giro ad anello che non vedo l’ora di condividere con voi.

L’ho definito semplicemente bellissimo ma in realtà se fatto con le giuste condizioni meteo è STRA – BELLO. Avrete una visuale su tutto il massiccio del Gran Paradiso incredibile.

La località di partenza è la Valnontey (1.667 mt), già meta di altre escursioni estive e invernali.

Lascio l’auto nel comodo parcheggio, è a pagamento ma €4 per l’intera giornata mi sembra più che onesto.

Attraverso il ponte che conduce all’Hotel Paradisia (lo vedete dalla strada) e imbocco la strada asfaltata che sale verso lo stesso. Ben presto troverete le indicazioni per il Rifugio Sella (2.588 mt) prima tappa di questo anello.

Il primo tratto di del sentiero si sviluppa in piano, costeggiando il Giardino botanico alpino Paradisia, dove tra conche e avvallamenti naturali sono coltivate più di 1.000 specie diverse di piante alpine. È una visita interessante per conoscere e approfondire la flora che potremmo incontrare durante le nostre escursioni.

Valnontey, salita al Rifugio Vittorio Sella

Vi avevo già parlato della salita al Rifugio Sella, anzi, è stata la primissima escursione che ho fatto in Valle d’Aosta. Avevo faticato allora quando ero meno allenata ed ho faticato ugualmente oggi, pur avendo all’attivo tanti km e dislivelli in più registrati nelle gambe.

Sono oltre 900 metri che si fanno sentire, l’importante è affrontarla con la dovuta calma e bere, bere…bere. Acqua ovviamente, sempre meglio specificare! La segnaletica per il Rifugio indicava 2 ore e mezza. Fatica a parte sono stata per una volta nei tempi.

Ho trovato faticoso soprattutto il pezzo che salendo a zig zag porta agli alpeggi del Lauson, dopo il torrente. Sembrava non finire mai.

Valnontey, salita al Rifugio Vittorio SellaValnontey, salita al Rifugio Vittorio SellaDopo gli alpeggi del Lauson finalmente il sentiero permette di tirare il respiro, pur mantenendosi in leggera salita.

Il Rifugio Sella è nascosto proprio dietro al Casotto dei guardia parco.

Valnontey, salita al Rifugio Vittorio SellaValnontey, salita al Rifugio Vittorio SellaMi concedo una breve pausa al Rifugio per un caffè mentre mi preparano il pranzo al sacco, ovvero “il panino da passeggio” come lo ha simpaticamente definito il gestore. Mi rimetto in marcia per raggiungere il meraviglioso laghetto del Lauson.

Imbocco il sentiero alla sinistra del Rifugio, 18B verso i Casolari Herbetet.

Valnontey, salita al Rifugio Vittorio SellaValnontey, Casotto HerbetetImpiego una mezz’oretta per raggiungere il Lago del Lauson (2.660 mt). Questo è il punto più alto del percorso.

Sono spesso indicati come Laghetti del Lauson ma solo uno può definirsi tale. A seconda del periodo e della stagione si possono trovare raccolte d’acqua nei prati acquitrinosi che circondano il lago principale.

Il laghetto è di modeste dimensioni ma è inserito in uno scenario bellissimo. È un punto dove si possono trovare spesso camosci e stambecchi ma credo non sia l’orario giusto per questo tipo di avvistamenti. Alle 13,00 con il caldo tendono a rimanere a quote più elevate, anche se la giornata odierna non si può certo dire che sia caratterizzata da una temperatura estiva. In compenso le marmotte con i loro continui fischi mi avvisano della loro presenza consistente.

Valnontey, Lago di LausonValnontey, Lago di LausonProcedo verso i Casolari Herbetet (2.440 mt). Si tratta di un lungo traverso indicato come EE (escursionisti esperti) a causa della sua esposizione. Nei tratti più ostici ci sono catene e scalette metalliche che agevolano il passaggio. Sicuramente è un sentiero stretto e bisogna prestare molta attenzione ma è anche la parte dell’anello che mi è piaciuta di più. Anzi è proprio il genere di sentiero che piace a me, ovvio che bisogna avere un minimo di esperienza di montagna, non soffrire di vertigini, avere passo deciso, è un lungo e bisogna essere allenati. Quindi fattibilissimo ma non deve essere la vostra prima gita in montagna, nemmeno la seconda.

Valnontey, Casotto HerbetetIMG_9701Su una pietraia sopra la mia testa intravedo un branco di camosci. Purtroppo, sono troppo lontani per poterli fotografare in maniera decente ma è bello anche solo osservarli. Sapere che ci sono.

Valnontey, Casotto HerbetetMan a mano che si procede la vista che si apre sul massiccio del Gran Paradiso è pazzesca e una volta raggiunto il Pian di Ressello me la posso godere appieno: la Testa della Tribolazione, la Punta di Ceresole, il Gran Paradiso e Punta Frassy.

Valnontey, Casotto HerbetetValnontey, Casotto HerbetetValnontey, Casotto HerbetetPrima ero troppo concentrata a guardare dove mettevo i piedi! Da cui si apre un meraviglioso panorama anche verso la Valle di Cogne sottostante.

Valnontey, Casotto HerbetetI due casolari dell’Herbetet sono vecchi alpeggi, ora in disuso. Uno è stato restaurato ed è utilizzato dai guardiaparco.

Valnontey, Casotto HerbetetValnontey, Casotto HerbetetValnontey, Casotto HerbetetSono felicissima di aver fatto questo anello che non conoscevo e che rifarei anche domani. Decisamente una finestra sul Paradiso!

Mi attende ora una ripida discesa che mi regala altri incontri emozionanti.

Valnontey, Casotto HerbetetValnontey, Casotto HerbetetRaggiungo il Ponte de l’Erfaulet e percorro con un comodo sentiero tutto il fondovalle, attraversando il caratteristico Villaggio di Valmianaz e di Prà Suppiaz. Nel frattempo, ha iniziato a piovigginare ma non mi preoccupo, sono quasi arrivata all’auto e ancora una volta le previsioni meteo hanno spaccato il minuto.

Valnontey, Casotto HerbetetValnontey, Casotto HerbetetValnontey, Casotto Herbetet

Ho impiegato 8 ore e mezzo per una lunghezza di circa 20 km con un dislivello in positivo di circa 1.300 mt.

 

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