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FAIAL, cosa fare e vedere sull’isola azzurra delle Azzorre

Del gruppo centrale delle Isole Azzorre, Fail è quella più ad ovest, vicinissima all’isola di Pico da cui è separata da un canale marino largo appena 8 km. La vista migliore del Pico nella sua interezza lo si ha proprio dall’isola di Faial e dai suoi numerosi belvedere da cui non vi stancherete mai di osservarlo, la sua presenza ha qualcosa di magnetico.

Nonostante la sua origine vulcanica, una delle prime cose che colpisce di Faial è la sua vegetazione di un verde cangiante, puntellata di fitti cespugli e filari di ortensie blu e celesti, che ornano le strade e segnano i confini dei diversi appezzamenti di terra dove pigri bovini pascolano accarezzati dal vento. Nessun altra isola vanta una concentrazione cosi elevata di ortensie tanto da guadagnarsi l’appellativo di Isola Azzurra.

faial, azzorre

Le strade sono in perfette condizioni e il traffico inesistente, nessun clacson che suona, nessuno che vi tampina incitandovi ad andare più veloci o che vi insulta solo perchè avete avuto un attimo di esitazione ad una rotonda. La pace dei sensi. Gli abitanti, che risentono del clima rilassato dell’isola, sono molto cordiali e vivono in maniera semplice e modesta, nel totale rispetto del territorio che li circonda. Abituata ormai ad essere costantemente raggirata era tanto che non mi sentivo così bene accolta e  “rispettata”.

L’isola è piccolina con i suoi 21km di lunghezza e 14 km larghezza tanto che l’intero perimetro potrebbe essere percorso in auto nel giro di un paio d’ore.

Imperdibile una visita alla Marina, dove rimarrete incantati alla vista dei murales colorati opera di navigatori di tutto il mondo che una volta approdati a Faial lasciano un disegno a testimonianza del loro passaggio. Tutto ebbe inizio anni fa quando il membro di un equipaggio di una barca a vela decise di realizzare un disegno sulla banchina della marina di Horta per ricordare il suo soggiorno. L’idea è piaciuta talmente tanto che ora la banchina della marina di Horta è un mosaico unico con i nomi di tutte le imbarcazioni che qui sono approdate. Un gesto innocente che si è trasformato in un vero e proprio rituale, rafforzato dalla leggenda che lasciare la firma del proprio equipaggio sia di buon auspicio per un sicuro ritorno a casa.

faial,azzorre

Faial, Azzore

La vista in assoluto migliore della Marina (oltre che da Villa Belgica dove abbiamo alloggiato) lo si ha dal Miradouro di Nossa Senhora da Conceição oppure dal promontorio di Ponta da Espalamaca, proprio sopra la città di Horta.

Faial, Azzore

Rimanendo in zona Marina non posso non citare il Peter Cafè, una vera e propria istituzione a Faial. Luogo di ritrovo di marinai e lupi di mare nel passato, oggi ci sono solo turisti che siedono ai tavoli di legno di questo colorato Pub ma l’atmosfera che vi si respira è ancora in grado di evocare grandi traversate e avventure.

Faial, Azzore

Ha un bel Dehors con vista sul porto, l’atmosfera è estremamente piacevole e il personale disponibile, anche se un po’ lento. I piatti sono molto buoni anche se più cari della media. Per cena vi consiglio di prenotare e se anche non doveste trovare posto assicuratevi di non lasciare Faial senza avere prima provato il mitico gin do mar, la specialità della casa è davvero squisita! fresco e non eccessivamente alcolico, tanto che ci si può anche pasteggiare!

Faial, AzzoreCome tutte le isole che compongono l’arcipelago delle Azzorre, anche Faial è di origine vulcanica e il centro dell’isola è occupato dalla Caldeira, un grosso cratere del diametro di 2 km e profondo circa 400 metri. La Caldeira, è una delle attrazioni principali dell’isola, anche se a me Faial è piaciuta talmente tanto che sarei in difficoltà se dovessi stilare una mia personale classifica. Ogni chilometro percorso a Faial è da vivere e assaporare e, a mio parere, vale il viaggio. Grazie al clima caldo umido, l’isola di Faial è un’esplosione di vegetazione e la Caldeira non fa eccezione. Cedri, ginepri, faggi, felci e muschi e siepi enormi di ortensie di tutte le sfumature di azzurro, blu e lilla che vi possano venire in mente. La Caldeira si raggiunge attraverso una strada abbastanza tortuosa ma durante la salita sarete deliziati da un susseguirsi ortensie in fiore, talmente grandi che non crederete ai vostri occhi. Ad un’estremità del parcheggio principale, è ben visibile l’imbocco di un piccolo tunnel che conduce ad una terrazza panoramica che si affaccia sul cratere del vulcano, incorniciata dalla verdissima vegetazione e cespugli di ortensie che lo ricoprono fino sul fondo.

Faial, Azzore

Ma il modo migliore per assaporare la Caldeira da diverse angolazioni e percepirne la vastità è attraverso un suggestivo trekking lungo 8 km con poco dislivello che si snoda lungo l’intero perimetro (più o meno 2 orette e mezzo di camminata tranquilla). Il sentiero non presenta particolari difficoltà, certo bisogna essere un minimo allenati e indossare scarpe adatte, in alcuni punti il terreno è un po’ sdrucciolevole e se ha appena piovuto può essere fangoso.

Faial, Azzore

Faial, Azzore

Fate attenzione soprattutto alle condizioni atmosferiche, come abbiamo già detto il clima cambia in maniera repentina e la Caldeira è spesso avvolta da nuvole e fitta nebbia che ostacolano totalmente la visibilità ed oltre ad essere poco piacevole potrebbe diventare anche un po’ pericoloso. Che abbiate intenzione o meno di cimentarvi in questo trekking la variabile nebbia/nuvole è un rischio reale e molto frequente. potreste essere costretti a tornare più volte durante il vostro soggiorno a Faial.  In condizioni di tempo incerto potreste vedere un mare di nuvole galleggiare al centro del cratere, una visuale parziale ma ugualmente magica e suggestiva. Noi abbiamo potuto assaporare entrambe le situazioni.

Faial, Azzore

Nel punto più occidentale dell’isola di Faial, si erge il vulcano Capelinhos. Anche in questo caso la natura ci offre uno spettacolo unico! Il vulcano è stato attivo tra il 1957 e il 1958, 13 mesi in cui la lava che si andava accumulando, accompagnata da continue scosse sismiche, diede vita ad un isolotto che si saldò con la terraferma dando vita ad una nuova porzione dell’isola. Nonostante siano passati circa 60 anni dalla fine dell’eruzione la vegetazione è ancora bassa e diradata, quasi inesistente. Qui il paesaggio cambia drasticamente, la ricca vegetazione che contraddistingue l’isola lascia il posto a un terreno lavico brullo e quasi lunare. Sembra di essere stati catapultati in un altro mondo.

Faial, Azzore

Per ammirare ancora meglio questo angolo surreale dell’isola vi consiglio di salire sul faro ormai in disuso.

Faial, Azzore

Si sale attraverso una piccola scala a chiocciola composta da 140 gradini; la fatica verrà premiata da un panorama mozzafiato. La permanenza in cima al faro è limitata a 10 minuti. Nessuno vi verrà a tirare giù ma è giusto dare la possibilità a tutti di salire e godersi con la dovuta tranquillità le altissime scogliere di roccia e sabbia nera che si tuffano nel mare blu. Un contrasto cromatico pazzesco, messo ancora di più in risaltato dalla spuma bianca delle onde che si infrangono a riva.

Faial, Azzore

Per i più temerari c’è un’escursione su una cresta, che però si può solo fare accompagnati dalla guida e va prenotata in anticipo oppure si possono fare delle belle passeggiate in autonomia sul promontorio. È inoltre possibile visitare il Centro di Interpretazione del Parco Naturale. Un interessante video in 3D, pannelli interattivi e grafici raccontano l’eruzione che ha dato vita a questo sito. Un paradiso per gli esperti di geologia ma molto interessante anche per i meno esperti. Il costo di ingresso al Museo è di €10 a persona e include la salita al faro. Se invece siete interessati solo ed unicamente alla salita al faro potere fare un biglietto a parte al costo di € 1. Se la vista di tutta questa lava vi ha fatto venire caldo, nelle vicinanze, trovate delle belle piscine naturali dove poter fare un piacevole bagno.

Nonostante a Faial non si venga propriamente per fare una vacanza di mare non vi mancheranno le occasioni per un bagno rigenerante nelle fresche acque dell’oceano. Porto Pim è una delle poche spiagge di sabbia chiara, noi però abbiamo battezzato Porto Pim come ritrovo serale per una biretta in un piccolo bar affacciato sulla spiaggia in attesa del tramonto.

Faial, AzzorreFaial, Azzore

A Porto Pim è anche possibile visitare la ex fabbrica delle balene, oggi trasformata in Museo. Tutto è rimasto com’era. Ci si aspetta quasi di vedere arrivare da un momento all’altro la barca dei balenieri di ritorno dalla caccia, con le lunghe lance a cui veniva arpionato il grande pesce. È ancora presente il vecchio impianto di trasformazione che lavorava le carni delle balene. I cetacei venivano utilizzati anche per estrarne l’olio, che veniva poi usato per lubrificare i macchinari e generare energia sull’isola.

Un’altra belle spiaggia di sabbia anche se scura è quella di Almoxarife Playa. Qui potrete nuotare con una magnifica vista sull’isola e sulla montagna di Pico. Nelle vicinanze c’è l’unico campeggio dell’isola e qualche ristorante.

Faial, Azzore

Ma il posto che in assoluto ho preferito per il bagno è Varadouro, delle piscine naturali attrezzate con comode scalette che faciliteranno il vostro ingresso nell’oceano. Ovunque alle Azzorre, sia presso spiagge che le piscine naturali sono disponibili bagni, docce, spogliatoi e parcheggi. Tutto gratuito. Anche l’ingresso alle piscine naturali è libero e non dovrete pagare alcun biglietto. Meglio di cosi…

Faial, AzzoreFaial, AzzoreSull’isola sono presenti altre spiagge, come quella di Praia do Norte ma il versante settentrionale è battuto da forti venti e le onde impetuose rendono impossibile la balneazione. Non per niente è sopranominata costa brava (costa selvaggia).

Merita una visita anche il Jardim Botânico dos Flamengos. Piccolo ma mantenuto con grande cura. Dopo un breve filmato introduttivo si visitano le varie sezioni del giardino botanico dove sono presenti sia le specie autoctone sia quelle introdotte in seguito alla colonizzazione. Vi è anche una zona dedicata alle piante aromatiche ed officinali e una serra di orchidee, purtroppo ad agosto non erano fiorite. Scopro cosi che le ortensie che hanno reso cosi famosa l’isola sono considerate infestanti!  Il giardino botanico di Horta è estremamente importante, l’unico di tutto l’arcipelago, dedicato allo studio scientifico, classificazione e conservazione di tutte le specie botaniche. È una sorta di “grande archivio” in cui sono catalogate tutte le piante presenti alle Azzorre e in caso di necessità può aiutare alla reintroduzione di esemplari a rischio estinzione, come è recentemente accaduto con i fiori “non ti scordar di me”.  La visita vi terrà occupati per circa un’oretta.

Faial, Azzore

Allora, vi ho convinto a partire per Faial? Se avete dubbi o bisogno di altri consigli scrivetemi nei commenti o inviatemi una email.

4 Comments

  1. giovanna

    1st Ago 2020 - 11:52

    Ciao!Graziee per le informazioni!2 giorni per quest’isola senza correre possono essere sufficienti per fare la maggior parte delle cose che hai descritto?(Caldeira-Varadouro-murales -porto Pim-Faro)?
    Grazie mille

    • Maria Paola Salvanelli

      1st Ago 2020 - 23:31

      ciao Giovanna, in due giorni fai tutto ma un pò di corsa. Il bello delle Azzorre è proprio il poterle assaporare a ritmo lento. Se riuscissi ad inserire una giornata in più sarebbe meglio, anche in previsione di eventuali perturbazioni, che ti impedirebbero parte delle escursioni. Salutami le Azzorre, sono meravigliose!

  2. Lucia

    3rd Lug 2022 - 15:58

    Buongiorno, per visitare Faial bisogna avere necessariamente un auto? Si può portare l’auto da Pico?

    Qualsiasi suggerimento è benvenuto.

    Grazie mille

    • Maria Paola Salvanelli

      4th Lug 2022 - 10:44

      Buongiorno Lucia, si per visitare Faial è vivamente consigliata l’auto. Ci sono alcune corse che permettono di trasportare l’auto ma credo sia più conveniente affittarla in loco e poi riconsegnarla prima di imbarcarsi. Io durante il soggiorno a Faial, ho visitato Pico in giornata e a Pico ho affittato l’auto per l’intera giornata. Inoltre le corse del traghetto per soli passeggeri sono molto più frequenti rispetto a quelle per trasporto auto.
      Buona viaggio
      Paola

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