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Curiosa, entusiasta, sempre in movimento. Da quando ho iniziato a viaggiare non ho piu smesso! Se vuoi conoscermi meglio clicca sulla mia foto.

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LIGURIA – Trekking a Schiara e Monesteroli

E se vi dicessi che le famigerate 5 Terre, quegli antichi villaggi di pescatori che tutto il mondo ci invidia, orgoglio nazionale e Patrimonio dell’Umanità,  non sono 5 ma bensì 7 come reagireste?

Sulla Costa di Tramonti, la costa che da Portovenere arriva fino a Riomaggiore, si celano 2 borghi ancora sconosciuti al turismo di massa Biassa e Campiglia, che regalano a chi ha il coraggio di avventurarsi fin qui impensabili sorprese.

Sono località letteralmente aggrappate alla montagna e a strapiombo sul mare accessibili solo via mare o attraverso ripidi scalinate interamente fatte a mano dagli abitanti di queste remote località che raggiungono anche i 1.000 scalini!

Forse è proprio questo uno dei motivi che ha tenuto la folla che normalmente sgomita tra i carugi di Riomaggiore e Vernazza lontano da queste località e, aggiungo io, speriamo rimangano lontani ancora per un po’.

Mi piace pensare a questi luoghi come un tesoro nascosto della Liguria da custodire con gelosia. Perché ve ne parlo quindi? In effetti sono stata combattuta a lungo se scrivere o meno un articolo su Schiara e Monesteroli ma sono arrivata alla conclusione che sarebbe stato un gesto troppo egoistico tenermi tutta per me una simile perla.

Confido sugli scalini, un ottimo deterrente in grado di tenere lontano i meno motivati.

In apertura vi dicevo che Biassa e Campiglia possono essere considerate un proseguo delle 5 Terre, quello che ancora non vi ho detto è che a loro volta sono suddivise in borgate ancora più piccole, e quando parlo di borgate in questo caso si tratta di una manciata di case.

Biassa conta le borgate di Fossola, Monesteroli e Schiara mentre Campiglia conta le borgate di Persico e Navone. Sono abitati veramente minuscoli, letteralmente in bilico tra mare e montagna che formano la Costa di Tramonti.

Come avrete intuito dalla premessa questa escursione a causa dell’elevato numero di scalini e quindi di dislivello è adatta a persone ben allenate e che non soffrono di vertigini. Per i più coraggiosi la fatica verrà ampiamente ripagata da un paesaggio che per me non ha eguali.

Ero già stata a Monesteroli qualche tempo fa, se vi siete persi il post lo potete trovate a questo link e quando ho letto che il bravissimo Antonio Mortali, una delle guide di Trekking Taro Ceno aveva in programma una gita a Schiara e Monesteroli non ho perso tempo, anche perchè non è facile trovare accompagnatori che volontariamente si immolano su circa 4.000 scalini!

Ebbene si, 700 per scendere a Schiara + 700 per risalire + 1.100 per scendere a Monesteroli + altri 1.100 per risalire. Senza contare quelli che si incontrano spesso e volentieri lungo il tragitto. In matematica non ho mai brillato ma fate due conti e si arriva presto a quota 4.000 scalini! Ripeto, è un’escursione per pochi o senza voler strafare a tutti i costi, la cosa migliore è suddividere le visite, quindi un giorno Schiara e il week end successivo Monesteroli.

Usciti da La Spezia, procedete sul lungomare in direzione Cinque Terre -Portovenere, superato l’Arsenale Militare e lo Stadio tenete la sinistra in direzione Portovenere. Dopo pochi km troverete sulla vostra destra le indicazioni per Campiglia. È una strada stretta e con molti tornanti e quando imprecherete curva dopo curva pensate che è l’unica strada che collega Campiglia con il resto del mondo! Lasciamo l’auto nell’ex campo di calcetto, trasformato ora in un comodo parcheggio gratuito. Siamo a due passi dal centro di Campiglia, composto a dire il vero da una graziosa piazzetta, una chiesa affacciata sul mare, un negozio e nulla di più. Ma serve forse altro? Il bello di questi posti ameni è tornare ad apprezzare l’essenziale.

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Imbocchiamo il sentiero 4b, accanto alla Locanda Tramonti e seguiamo la vecchia mulattiera che per un centinaio di metri entra nel bosco per poi uscire di nuovo su vigneti e terrazzamenti che scendono fino in mare. Dopo pochi minuti siamo immersi nel paesaggio tipico delle 5 Terre.

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Ad un certo punto la strada si divide: a sinistra si scende a Schiara, se invece proseguite arriverete alla carrozzabile che conduce fino a Riomaggiore. Proseguendo tra muretti a secco e vigne costruite ad arte raggiungiamo i primi abitati di Schiara e la graziosa chiesetta di San Antonio. Si pensa che Schiara debba il suo nome al fatto di essere il primo paese a ricevere il sole la mattina, e anche il primo a rimanere al buio la sera. Schiara è il paese più grande della Costa di Tramonti o forse sarebbe più corretto dire il meno piccolo. Dalla Chiesetta di San Antonio è ben visibile la verticalità di questo abitato, letteralmente aggrappato alla montagna. Si tratta delle case dei pescatori e contadini che un tempo popolavano queste terre, oggi la maggior parte vengono utilizzate solo per brevi periodi all’ anno o da base per la coltivazione dei vigneti, altre sembrano disabitate.

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È un luogo fuori dal mondo e non solo in senso metaforico. Qui il tempo sembra essersi fermato ma non è una sensazione per niente negativa, anzi, la pace e la tranquillità che infondono questi luoghi non è facile da descrivere. Tutte le volte mi verrebbe voglia di fermarmi qua e ciao ciao resto del mondo ma non sono certa che le mie gambe approverebbero questa decisione.

La giornata è particolarmente bigia e ventosa ma le nuvole non sono sufficienti a smorzare la vivacità del mare.

Tramite una vertiginosa scalinata raggiungiamo “o scao” come dicono i locali, ovvero lo scalo di Schiara, tra i ricoveri delle barche e le baracche dei pescatori.

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Schiara non ha una spiaggia ma solo uno scalo dove troviamo un anziano pescatore con il figlio. Mi raccontano che abitano vicino alla chiesetta e che tutti i giorni scendono la scalinata per venire qui a pescare e rivendere il pesce in paese. Li guardo e mi domando tra me e me “ma chi ve l’ho fa fare?!”. La risposta non si fa attendere, forse di fronte al mio sguardo stupito mi rassicurano “qui non ci manca nulla, aria buona, il mare e il pesce!” e come dargli torto.

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Tanto durante la nostra discesa come durante la risalita, che vi ricordo avviene per la stessa scalinata, veniamo intrattenuti dalla colonia di felini più popolosa che avessi mai visto! Gli abitanti di Schiara sono pochi ma di gatti ce ne sono un’esagerazione e tutti di una dolcezza infinita anche se non proprio tutti si lasciano avvicinare per una carezza.

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Con lo scoglio Ferale come riferimento procediamo più o meno spediti in direzione di Monesteroli.  Lo scoglio Ferale è uno scoglio di arenaria a forma piramidale, sulla cui sommità è situata una croce, che in passato rappresentava la devozione dei marinai.

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Il sentiero affacciato sul mare si snoda tra i vigneti e terrazzamenti coltivati, fatta eccezione per qualche gradino che ci fa ora salire, ora diminuire di dislivello, il tratto è prevalentemente pianeggiante. Ci ricongiungiamo al sentiero 4b che porta fino alla spettacolare scalinata di Monesteroli. Prima di buttarci in una nuova emozionante discesa recuperiamo le energie consumando il nostro pranzo al sacco.

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Il panorama è splendido ma bisogna prestare sempre attenzione a dove si mettono i piedi, non ci sono protezioni ed è un attimo rotolare giù! Il gruppetto di case che formano il nucleo di Monesteroli sono sempre più vicine ma dall’ alto la visuale è limitata ai tetti rossi.

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Proviamo a raggiungere la spiaggia di Monesteroli, l’ultima volta che sono stata qui una frana bloccava la strada, ora il sentiero è più o meno sgombro ma il terreno è franoso e molto sdrucciolevole in alcuni punti, non fare gli eroi, scendete solo se ve la sentite. Slogarsi una caviglia qui potrebbe rendere la vostra risalita o recupero un tantino complesso.

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Al di là delle difficoltà necessarie per raggiungere questo angolo nascosto una volta qui vi sembrerà di essere paradiso e non sarà la stanchezza a farvi rimandarete la risalita all’ infinito ma il forte desiderio di poter continuare a sognare. Qui, soli e lontano dal trambusto del mondo, ci si sente liberi e felici, quasi invincibili.

 

2 Comments

  1. Chiara

    18th Ott 2018 - 11:32

    Ciao ! Quanti km sono in totale e dislivello? Tempo di percorrenza tra andata e ritorno? Grazie!!!

    • Maria Paola Salvanelli

      18th Ott 2018 - 12:14

      Ciao Chiara, in totale sono circa 10 km con un dislivello di più di 800 metri. Il dislivello è dovuto agli scalini, sono 700 per scendere a Schiara (+ 700 per risalire) e altri 1.000
      per scendere a Monesteroli (+ 1.000 per risalire). è una camminata tosta ma spettacolare!

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