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Vietnam: le prime impressioni al rientro

Domenica scorsa sono rientrata dopo tre settimane in viaggio tra Vietnam & Cambogia ed ora che ho 

ripreso le forze posso affermare che è stato uno dei viaggi più belli fatti fino ad ora.

Quello estivo è il viaggio che aspetto sempre con più impazienza: forse perché è il più lungo, o forse 

perché ci lavoro praticamente durante tutti i lunghi mesi invernali (si mi piace pianificare, lo 
ammetto)

Come vi avevo anticipato qui prima di partire ho letto tanto, forse anche troppo ma non sono riuscita a prevedere tutto e alla fine è stata una fortuna.

Lo stupore che si prova viaggiando è l’essenza del viaggio stesso. Si viaggia per conoscere, per scoprire e per provare a comprendere, anche solo in parte, culture e tradizioni diverse dalle nostre.

E il Vietnam è un paese con una personalità unica.
Tanti viaggi in un solo viaggio. Non riesco a trovare una definizione migliore per riassumere in poche parole questa vacanza appena conclusa. La varietà di luoghi, persone, esperienze è quello che mi più ha colpito.

Ho costruito un itinerario che ci ha dato la possibilità di scoprire tanto e che, idealmente, ho suddiviso in tre tappe: Sud, Centro e Nord, seguendo un percorso circolare.

Il viaggio è iniziato e terminato a Ho Chi Minh City, l’anima del paese che guarda al futuro anche se tutti si ostinano a chiamarla col suo vecchio nome, Saigon, dove uno sciame di scooter colorati carichi di ogni sorta di gente e merci avanza lento ma inesorabile dall’alba al tramonto.

Abbiamo esplorato il Delta del Mekong, con il suo gigantesco fiume che rende fertile e lussureggiante la campagna circostante. Qui la vita scorre lenta e il caos di HCMC sembra lontano anni luce.

È stata poi la volta di Hoi Ann, la citta più romantica del Vietnam, con le sue lanterne colorate che di notte illuminano il quartiere vecchio come le lucine di un albero di natale.

Huè, dove si respira la storia antica del Vietnam, prima dell’avvento della colonizzazione francese e prima della guerra, con la sua antica cittadella imperale e le tombe della dinastia Nguyen.

Hanoi, la capitale del paese, la vera essenza del Vietnam. Impossibile darne una definizione in poche righe, riassumo dicendo che se pensavo di avere visto tutto non avevo ancora visto niente.

È stata poi la volta del trekking tra le risaie di Sapa, con le sue 50 sfumature di verde. Davvero non avevo mai visto tante tonalità diverse di verde in vita mia.

Gli ultimi giorni erano dedicati a meravigliosi siti naturalistici, come Ninh Binh a cui purtroppo abbiamo dovuto rinunciare a causa di un monsone tropicale, ma questo è una storia a parte.

E la Baia di Halong, una delle meraviglie naturali del mondo, oltre 2.000 isole calcaree che emergono dalle acque turchesi del Golfo di Tonchino. Uno dei momenti più belli di tutta la vacanza.

Prima di ridiscendere a Sud abbiamo fatto una capatina in Cambogia per visitare il famosi templi di Angkor la cui bellezza supera anche la più fervida immaginazione.

In questo viaggio non ci siamo fatti mancare nulla: aerei ( ben 6 voli in totale), macchina, canoa, barche e barchette di ogni dimensione ( su di una ci abbiamo anche dormito) moto, scooter, tuk tuk, treni, bicicletta…

Vi ho fatto venire un po’ di curiosità? Sto lavorando a post dedicati per ogni tappa, perché voglio raccontarvi tutto nel dettaglio.

Altre considerazioni che mi vengono in mente in questo brainstorming da rientro.

Il Vietnam è un paese meno battuto rispetto ad altre mete asiatiche più gettonate. Io per prima ammetto di averlo snobbato fino a poco tempo fa.

Conosciuto ai più ( me inclusa) per il sanguinoso conflitto contro gli Stati Uniti, durato oltre quindici anni, che il Vietnam ha dovuto combattere per ottenere l’unione e l’indipendenza. Un conflitto che segna ancora la popolazione e il territorio e che ha determinato la sua tardiva apertura al mondo esterno.

Sono trascorsi quarant’anni da quei tragici eventi e oggi il Vietnam, pur tra mille contraddizioni, sta cercando di promuovere l’economia e il turismo, e sicuramente diventerà una nuova meta di riferimento tra le destinazioni del Sudest asiatico. Il processo di modernizzazione del Vietnam non ha ancora intaccato la sua vera anima e proprio per questo è una meta molto diversa dalla seppur vicina
Thailandia e Malesia, dove la globalizzazione ha scalfito in maniera molto più consistente l’autentica indole asiatica.

Questo viaggio mi ha riempito così tanto che per la prima volta non mi sono intristita per il rientro, sentivo il bisogno di tornare a casa a metabolizzare, a far sedimentare le emozioni e i ricordi per non lasciarli andare via.

Ora sarei pronta per ripartire subito, nonostante un mondo intero tutto da scoprire…l’Asia ancora una volta mi ha folgorato.

Ci siete ancora?

Sul prossimo post di fornirò tutte le informazioni pratiche per organizzare un viaggio in Vietnam & Cambogia

Devo pure prendere tempo per selezionare i mille scatti (che in realtà sono molto più di 1.000) che ho raccolto in queste 3 settimane.

Preparatevi ad un viaggio avventuroso e magicamente sorprendente.

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