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Cappadocia in 12 scatti

Un paese o una città al mese, per 12 mesi, raccontati solo attraverso le immagini.

Vi avevo già parlato di Istanbul nell’ultimo post “In 12 scatti”, se vi è sfuggito potete  recuperarlo a questo link. Ma la Turchia non è solo Istanbul, proseguiamo dunque il nostro viaggio  spostandoci verso la Cappadocia, rispolverando ricordi di un viaggio meraviglioso che, stando alle  ultime notizie di cronaca, sarà sempre più difficilmente potere replicare.

 

Mamma li turchi!

Questa è la battuta più banale e comune che circola in Italia quando si parla della Turchia (o almeno cosi era fino a pochi giorni fa; oggi sicuramente il paese evoca altri pensieri).Un terra per molti ancora sconosciuta anche se sono sempre più numerosi i turisti che ogni anno vi si recano e tornano entusiasti. La Turchia è un puzzle eterogeneo di civiltà che si sono avvicendate nel corso dei secoli, dove la natura presenta spettacoli inediti e l’esotismo si coniuga con la modernità.

Circa 5500 km di estrema follia geologica, costituiscono la Cappadocia, una regione rupestre nel centro della Anatolia. Circa 10 milioni di anni fa si formarono burroni, spaccature, canyon e depressioni che si riempirono poi di magma e fanghi emessi dai vulcani presenti nell’area. L’acqua fece il resto.

Ebbe cosi origine un paesaggio unico, caratterizzato da guglie, coni, piramidi che raggiungo anche i 30 – 40 metri di altezza.

1. Mitici sono i Camini delle Fate, pinnacoli di materia lavica che il tempo e gli agenti atmosferici (vento, sole, neve, pioggia) hanno eroso e modellato creando queste sagome fantastiche in continua evoluzione (trasformazione).

2. Göreme, open air museum. Qui, sotto la minaccia araba, si rifugiarono i cristiani nel VII secolo e scavarono bizzarre chiese cappelle abitazioni, oggi divenute un attrazione turistica famosa in tutto il mondo e protetta dall’Unesco.

3. Göreme Panorama. Belvedere in alto sulla città e sulle formazioni rocciose. Perfetto per fotografie. Qui si trovano alcuni piccioni ammaestrati capaci fare vere e proprie capriole in aria: uno spettacolo che lascia increduli!

4. Alba in Cappadocia. Da non perdere un volo su una delle tante mongolfiere che si librano nel cielo della Cappadocia all’alba, sospinte dai venti e dalle correnti ascensionali. Si sale e si scende come si di un ascensore ma moolto più lentamente. Un esperienza che da sola vale il viaggio!

5. La fase preparativa, quasi pronti al decollo. Ogni mongolfiera è dotata di un grande cestone suddiviso a sua volta in tanti cestelli piu piccoli; ogni mongolfiera può trasportare fino a 30 persone. Sicuramente un pò troppe a livello di comodità.

6. Pamukkale. Il cui nome significa castello di cotone è da secoli famosa per le sue gradinate di travertino e calcite che creano uno dei paesaggi più singolari e interessanti della Turchia.

7. L’acqua termale ricca di carbonato di calcio che scorre lungo le pendici della breve altura e che sovrasta il paesino ha formato, nel corso nei millenni, terrazze candide come neve che ospitano specchi d’acqua dalla tonalità turchese, creando uno spettacolo fantastico.

8. Fare un bagno nelle acque calde (36 gradi), dell’antica piscina è un must. Si nuota tra capitelli, sezioni di colonne doriche, lastre di marmo che facevano parte di strade o pavimentazioni vecchie di quasi 2.000 anni.

9. La fortezza di Uchisar, che sembra abbracciare il piccolo e caratteristico villaggio sottostante, domina il paesaggio della Cappadocia. Si innalza improvvisamente dalla piana circostante ed è visibile da chilometri di distanza.

10. Il tufo è una pietra molto friabile che ha permesso di scavare gallerie e cunicoli conferendo ai villaggi l’aspetto di un vero e proprio formicaio.

11. Casa di Maria. La modesta dimora è stata trasformata in una Cappella sempre affollata di fedeli. Sotto di essa si trova un muro pieno di nastri colorati e bigliettini con preghiere ed invocazioni.

12. Efeso. Una delle località archeologiche più frequentate di tutta la Turchia, una notorietà pienamente giustificata perché è un luogo dove la storia delle civiltà che si sono affacciate lungo le sponde del Mediterraneo ha lasciato profonde e durature tracce nel corso dei secoli

Come al solito avrei ancora tantissime foto da mostrarvi ma abbiamo già raggiunto i 12 scatti. Non mi resta che salutarvi e darvi appuntamento al prossimo post!

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